La clinica Mangiagalli e la ginecologa e l’ostetrica positive al Coronavirus

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-03-07

La ginecologa risultata positiva nei giorni scorsi si trovava nell’ambulatorio affollato da diverse donne in gravidanza.

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Davide Milosa sul Fatto Quotidiano racconta oggi la storia della clinica Mangiagalli di Milano e della ginecologa e dell’ostetrica positive al Coronavirus SARS-COV-2:

Qui, a ieri sera, erano due i casi positivi al Covid-19, una ostetrica e una ginecologa della Bergamasca. Immediato è scattato l’ordine per gli operatori sanitari di sottoporsi al tampone che in larga parte sono risultati negativi. L’allerta però resta alta anche perché, viene spiegato al Fatto, la ginecologa risultata positiva nei giorni scorsi si trovava nell ’ambulatorio affollato da diverse donne in gravidanza.

LA DISPOSIZIONE della direzione prevede da due giorni l’uso tassativo delle mascherine per gli operatori. Insomma, una zona rossa che si è allargata in queste ore anche alle altre strutture del Policlinico. Qui le aree sono state già divise in zone bianche e zone rosse con la disposizione di formazione professionale per coloro che saranno mandati nelle zone rosse e in particolare per l’uso dei caschi per l’ossigeno e per l’assistenza del paziente in ventilazione assistita. Da ieri sono stati aggiunti 36 letti di terapia intensiva. Undici le persone attualmente intubate.

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Coronavirus: la nuova zona rossa (La Repubblica, 4 marzo 2020)

In zona con circa 800 contagi ogni 48 ore in poche settimane si potrebbe arrivare a 10mila positivi. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro ieri ha messo sul tavolo l’ipotesi di un allargamento importante delle zone rosse in Lombardia.

Il contenimento è decisivo. In particolare in alcune zone come la bassa Valseriana. Per la Regione e per l’Iss i check point dovevano esser già partiti, così come comunicato tre giorni fa al Governo. “Ancora oggi – ha detto Gallera – ragioniamo sul fatto che quella zona è, dopo la zona del Lodigiano, quella che ha la maggiore incidenza di casi per abitante”. Oggi è attesa la decisione definitiva del Governo. Ieri nella provincia dei Bergamo i nuovi casi sono stati 86 per un totale di 623. Tra questi il Prefetto e il Questore di Bergamo. GIÀ DA GIORNI comunque i cittadini di Nembro e di Alzano Lombardo si comportano come fossero già dentro una zona rossa.

Leggi anche: Le nuove zone rosse nel bergamasco e il rischio chiusura per tutta la Lombardia

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