M5S: i 15 parlamentari rimasti a restituire i soldi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-24

Gli eletti del MoVimento 5 Stelle non restituiscono più i soldi e non danno più la quota mensile a Rousseau, la creatura di Davide Casaleggio. Sono soltanto 10 deputati (su 216) e 5 senatori (su 101) a essere in regola con le rendicontazioni di novembre

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Erano 317, sono rimasti in 15. Gli eletti del MoVimento 5 Stelle non restituiscono più i soldi e non danno più la quota mensile a Rousseau, la creatura di Davide Casaleggio. Il Corriere della Sera fa sapere oggi che sono soltanto 10 deputati (su 216) e 5 senatori (su 101) a essere in regola con le rendicontazioni di novembre. Se si guarda ottobre,non va così meglio: solo 27 deputati e 16 senatori in regola. Da settembre, ovvero dall’addio al governo con la Lega, si sono moltiplicati esponenzialmente gli eletti grillini in “ritardo” con le rendicontazioni e il ritardo nel versamento delle quote sta iniziando a creare un serio problema di risorse alla piattaforma Rousseau: nelle restituzioni sono inclusi, infatti, i 300 euro che ciascun parlamentare deve dare alla piattaforma presieduta da Davide Casaleggio (oltre al versamento mensile di almeno 2 mila euro sul conto di un comitato creato ad hoc, intestato a Luigi Di Maio e ai capigruppo di Camera e Senato). Ed è per questo che i vertici 5 Stelle stanno studiando la stretta: i ritardi potrebbero essere presto materia di lavoro per i probiviri, il comitato che decide sulle sanzioni. Intanto, i parlamentari sono stati avvertiti: chi non è in regola con i versamenti non potrà candidarsi al ruolo di facilitatore regionale.

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Il problema è evidentemente politico e non tecnico.  C’è chi nel 2019 non ha mai restituito. Su Tirendiconto.it, spiccano il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti e il senatore Michele Giarrusso. Gli altri sono alla Camera: Nicola Acunzo, Nadia Aprile, Santi Cappellani, Daniele Del Grosso, Federica Dieni, Flora Frate, Francesca Galizia, Marta Grande, Mara Lapia, Paolo Romano, Gianluca Vacca e Andrea Vallascas. Mentre a Palazzo Madama si aggiungono: Cristiano Anastasi, Alfonso Ciampolillo (che è già finito in passato sotto la lente dei probiviri), Luigi Di Marzio, Fabio Di Micco e Pietro Lorefice. Tra i ritardatari figurano anche ministri e sottosegretari. Come Alfonso Bonafede (da agosto), Stefano Buffagni (settembre), Laura Castelli (ottobre), Federico d’Incà (aprile). Membri di primo piano come Carla Ruocco e l’ex ministra Giulia Grillo (da aprile). E ancora: Nunzia Catalfo (da marzo), Barbara Lezzi (agosto), Vito Crimi e Danilo Toninelli (giugno). Chi è che invece restituisce? I senatori  Giorgio Fede, Barbara Floridia, Gabriele Lanzi, Arnaldo Lomuti e Fabrizio Trentacoste; e i deputati Raffaele Bruno, Stefania Ascari, Lucia Azzolina, Antonio Federico, Riccardo Olgiati, Davide Serritelle, Carlo Sibilia, Arianna Spessotto, Luca Sut e Davide Tripiedi.

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