Opinioni
Luigi Di Maio, la campagna elettorale in Sicilia e la casa che è un diritto
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-08-13
“La polemica sulle parole di Cancelleri è incomprensibile. Ciò che la magistratura dice di abbattere, si butta giù. Ma Giancarlo ha anche detto che non puoi voltare le spalle a quei cittadini che oggi si ritrovano con una casa abusiva a causa di una politica che per anni non ha fatto il suo dovere, cioè […]
“La polemica sulle parole di Cancelleri è incomprensibile. Ciò che la magistratura dice di abbattere, si butta giù. Ma Giancarlo ha anche detto che non puoi voltare le spalle a quei cittadini che oggi si ritrovano con una casa abusiva a causa di una politica che per anni non ha fatto il suo dovere, cioè piano casa e piani di zona”. Così l’esponente del M5S Luigi Di Maio in un’intervista a Repubblica in cui sottolinea: “La casa è un diritto e se andremo al governo introdurremmo anche l’impignorabilità della prima casa, da parte dello Stato e delle banche. Uno Stato democratico deve garantire i diritti primari dei suoi cittadini”. In Sicilia “puntiamo ad avere la maggioranza assoluta. Se così non fosse, non essendoci la fiducia, andremo avanti sul nostro programma. Vediamo chi si sentirà di sostenerlo”, dice Di Maio. “Crediamo che dopo anni di malgoverno le cose possano cambiare puntando su innovazione e introducendo misure come il reddito di cittadinanza. Vogliamo che diventi la prima regione ad adottarlo”.
A livello nazionale, “se dovessimo vincere le elezioni senza avere la maggioranza assoluta presenteremo al capo dello Stato una chiara road map delle cose che vogliamo fare, subito. Da una legge vera contro la corruzione fino al taglio reale di tutti gli sprechi e i privilegi. Dopo di che vedremo da che parte stanno i partiti”, ribadisce Di Maio. Sull’amministrazione di Roma, “quelli che ci criticano ma che Roma l’hanno spolpata viva per 20 anni, dovrebbero solo tacere e lasciarci lavorare”, rimarca DI Maio. “Da Virginia Raggi si pretendono miracoli in un anno mentre Renzi nonostante il suo fallimento totale viene riproposto premier. Ai romani dico che dopo il secondo anno vedranno i primi risultati: se vuoi fare bene le cose, serve tempo”.