La scorta per Lucia Azzolina

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-27

Bianca Laura Granato, senatrice M5s e componente della VII Commissione Istruzione in Senato, ha detto all’AdnKronos che qualcuno ha tentato di hackerarle il profilo Facebook e l’home banking

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Da tre giorni la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, viene scortata dalla Guardia di finanza. Un misura disposta a seguito di minacce che le sono state rivolte in questo periodo anche sui social. “Non pensavamo potesse accadere, ma sulla scuola si è creato un clima intollerabile e davvero gravissimo- scrivono in una nota gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione Istruzione al Senato- Dopo i ripetuti attacchi che certa politica ha in maniera pretestuosa riservato a Lucia Azzolina, alcuni facinorosi di sono spinti a insultare la ministra, con offese sessiste e messaggi di odio davvero sconcertanti. Ma come sempre odio chiama odio, e si è giunti addirittura alle vere e proprie minacce, tanto che è stato deciso di assegnarle la scorta. Tutto questo e’ inaccettabile”.

La scorta per Lucia Azzolina

“A Lucia Azzolina – concludono nella nota- va la nostra piena e incondizionata solidarietà. Andiamo avanti insieme a testa alta nel percorso di cambiamento e di sostegno alla scuola pubblica italiana ed alle sue forze migliori. Non saranno queste vili minacce a intimidirci ne’ tantomeno a fermarci”. Bianca Laura Granato, senatrice M5s e componente della VII Commissione Istruzione in Senato, ha detto all’AdnKronos che qualcuno ha tentato di hackerarle il profilo Facebook e l’home banking.

azzolina scuole chiuse giugno

Intanto il MoVimento 5 Stelle fa sapere che è stata raggiunta un’intesa sui concorsi. “Dopo un lavoro intenso in Commissione Istruzione abbiamo tradotto in un emendamento l’accordo sul concorso per i precari della scuola raggiunto tra le forze di maggioranza con la mediazione del presidente Conte. Abbiamo garantito un punto su tutti, fondamentale per il Movimento 5 Stelle: la selezione del personale docente con tre annualita’ di servizio avverra’ tramite un concorso che prevede il superamento di una regolare prova scritta a seguito della quale i docenti risultati idonei verranno inseriti in una graduatoria di merito da cui avverra’ il reclutamento grazie anche alla valorizzazione dei titoli culturali e di servizio. Le prove si terranno dopo l’estate, con conseguente immissione in ruolo dei primi vincitori a decorrere dal 1^ settembre 2021”, scrive in una nota Granato. “Per il prossimo anno scolastico, il 2020/21- aggiungono-, i docenti saranno pertanto assunti con contratto a tempo determinato sulla base delle graduatorie provinciali che verranno riaperte e contestualmente aggiornate a come da emendamento approvato in commissione. Ai vincitori del concorso assunti a settembre 2021 sara’ garantita la retrodatazione giuridica della nomina a settembre 2020. Parliamo di piu’ di 16.000 insegnanti che verranno regolarmente assunti a tempo indeterminato dopo una vera prova concorsuale idonea a garantirne il merito”. “È il miglior risultato- continuano i 5 stelle- che si poteva conseguire date le situazioni contingenti e possiamo dire tranquillamente che se non fosse stato per l’attenzione alla qualita’ della scuola del Movimento 5 Stelle, nulla di tutto cio’ sarebbe avvenuto, e si sarebbe assistito con ogni probabilita’ all’ennesima sanatoria in barba ai diritti degli studenti e alla Costituzione. Abbiamo lavorato giorno e notte per superare gli ostacoli posti da chi ha una visione della scuola come coacervo di interessi di parte, e siamo soddisfatti. Lo dovevamo ai docenti e a tutti coloro che credono nella scuola come luogo di valorizzazione di merito, capacita’ e impegno di studenti e insegnanti. Un grazie particolare va alla ministra Lucia Azzolina per la sua perseveranza anche di fronte alle molteplici pressioni di queste settimane, cui si sono aggiunti insulti e addirittura le minacce. Non e’ stato facile, ma l’interesse preminente della collettivita’ e’ stato preservato. Andiamo percio’ avanti a testa alta. Il prossimo passo sara’ in aula per concludere l’iter al Senato e procedere alla conversione definitiva in legge del decreto con il passaggio alla Camera”.

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