Luca Zaia ce l'ha con quei lavativi dei docenti del sud

di Mario Neri

Pubblicato il 2017-10-06

Mentre Matteo Salvini cerca di convincere un sacco di gente che la Lega è un partito nazionale, Luca Zaia su Facebook per propagandare l’inutile referendum per l’autonomia di Veneto e Lombardia – che servirà a buttare 64 milioni di euro – se la prende con i docenti “reclutati dal Sud” che rinunciano al ruolo (come …

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Mentre Matteo Salvini cerca di convincere un sacco di gente che la Lega è un partito nazionale, Luca Zaia su Facebook per propagandare l’inutile referendum per l’autonomia di Veneto e Lombardiache servirà a buttare 64 milioni di euro – se la prende con i docenti “reclutati dal Sud” che rinunciano al ruolo (come se succedesse soltanto al Sud che un docente rinunci al ruolo) e lasciano così le cattedre scoperte.
luca zaia docenti del sud
Curiosamente, la tirata sui docenti “reclutati dal Sud” stranamente non si parla dei docenti “del sud” ma si promettono “bandi di assunzione per prof. residenti”. Strano, fino a ieri si parlava soltanto del residuo fiscale.
luca zaia docenti del sud 1
Quello che i cittadini del lombardo-veneto andranno a votare è però un referendum consultivo senza quorum (in Lombardia) in base al quale i due presidenti poi potranno dire di avere il mandato popolare per andare ad intavolare con il Governo una trattativa sul contenuto degli articoli 116, 117 e 119, della Costituzione ovvero gli articoli che istituiscono l’autonomia amministrativa delle cinque regioni a statuto speciale, che regolano le competenze esclusive dello Stato e delle Regioni e che definiscono gli aspetti e i limiti dell’autonomia finanziaria degli enti locali. Il governo sta spiegando da mesi ai due governatori che la scelta del referendum è soltanto uno spreco di soldi e di tempo: «I due referendum sfondano in realtà una porta aperta», ha detto qualche tempo fa il ministro De Vincenti al Messaggero, «ma va ricordato che per attivare, come chiedono i due quesiti referendari, la procedura prevista dall’articolo 116 della Costituzione in materia di “ulteriori forme di autonomia” c’è una strada, scelta dall’Emilia Romagna, più rapida e meno costosa: basta una lettera del presidente della Regione. E su questo il governo è del tutto aperto al confronto. Tant’è che comunque vadano i due referendum, da parte nostra c’è totale disponibilità al dialogo». Ma vuoi mettere con il brivido di buttare 64 milioni di euro dei soldi dei cittadini del Nord? 

Leggi sull’argomento: Referendum autonomia Veneto Lombardia, come buttare 64 milioni di euro

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