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Il quattordicenne Luca Ragosa premiato da Mattarella per aver salvato un compagno di classe dal suicidio
neXtQuotidiano 28/11/2021
Chi sono gli altri 29 Alfieri della Repubblica premiati da Mattarella. “I casi scelti sono emblematici di comportamenti da incoraggiare”
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito 30 Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” a giovani che nel 2021 si sono distinti per l’uso consapevole e virtuoso degli strumenti tecnologici e dei social network, anche in relazione ai problemi posti dalla pandemia. Tra questi Luca Ragosa, il quattordicenne che ha salvato un compagno di classe dal suicidio.
Il quattordicenne Luca Ragosa premiato da Mattarella per aver salvato un compagno di classe dal suicidio
In un comunicato, come riportato dall’Adnkronos, si legge che “i casi scelti sono emblematici di comportamenti da incoraggiare, componendo un mosaico di virtù civiche espresse dai giovani durante questo lungo e accanto ai 30 Attestati d’onore sono state assegnate anche tre targhe per azioni collettive in ambito di agricoltura sostenibile, di comunicazione digitale e di impegno in un’impresa sociale in un carcere minorile”.
Tra i conferimenti quello a Luca Ragosa, nato il 4 giugno 2007 e residente a Genova. Il giovane è stato premiato “per avere, senza esitazione, tratto in salvo un amico, impedendogli di compiere un gesto definitivo. Nel febbraio 2021, durante le lezioni di una classe di terza media, Luca si è accorto che un suo compagno stava scavalcando la finestra della classe probabilmente per buttarsi dalla balaustra e, senza esitazione, correndo un rischio personale, ha oltrepassato la finestra e trattenuto il compagno che nel frattempo aveva già una gamba oltre la ringhiera. Trascinandolo prima a terra e poi contro il muro fino all’arrivo dei professori, è riuscito a trarlo in salvo. Il resto della classe era rimasto impietrito, ma Luca, che aveva costruito un legame forte con l’amico, ne conosceva le difficoltà”, riporta l’Adnkronos.
Chi sono gli altri 29 Alfieri della Repubblica
Gli altri premiati sono Giovanni Buttafava, per il generoso impegno volontario profuso durante i periodi di lockdown in aiuto di quanti si trovavano in maggiore difficoltà, in particolare delle persone anziane e con difficoltà di movimento.
Tommaso Capuano, per il suo servizio di volontariato a favore dei bambini e delle persone più deboli. Per la testimonianza dei valori di solidarietà e accoglienza, anche attraverso video e canali social. Andrea Centonze, per l’impegno sociale e la testimonianza di solidarietà che ha offerto nelle sue diverse attività. Nel liceo che frequenta ha proposto un corso sul volontariato e ora la sua idea è diventata un progetto concreto.
Lorenzo Cerutti, per aver aiutato le persone anziane, con minore dimestichezza nell’uso dei mezzi informatici, a utilizzare le piattaforme per la prenotazione dei vaccini. Anche grazie a questa alleanza tra giovani e anziani, il nostro Paese è riuscito ad alzare il livello di protezione dal virus.
Maria Ester Contrera, per la forza mostrata nel reagire alle avversità di una malattia rara, conseguendo la maturità nonostante i molti impedimenti e trasmettendo, con la sua passione, fiducia e speranza tra gli amici e i compagni di classe.
Alessio Cozzolino, per l’impegno e la competenza con cui affronta i grandi temi ambientali e il loro riflesso sulla coesione e la giustizia sociale. La sua attività di giornalista è diventata sempre più intensa negli anni del liceo, e ora è riconosciuta e apprezzata a livello di importanti testate nazionali.
Francesco D’Antonangelo e Davide Pietricola, per aver dato, insieme, una prova di integrazione e di amicizia. L’impegno generoso nel giornalino della scuola è diventato motivo di crescita per entrambi, e anche testimonianza positiva per i compagni e per i docenti.
Daniele De Angelis, per l’aiuto offerto nella scuola e anche all’interno della famiglia nei momenti più duri della pandemia. Grazie al suo impegno, i cugini più piccoli sono riusciti a seguire la didattica a distanza nonostante l’assenza da casa dei genitori che, da infermieri, erano impegnati in turni estenuanti nel reparto Covid dell’ospedale.
Pamela Di Carlo, per il senso di solidarietà con cui trasmette ai più giovani le esperienze e i valori acquisiti nella comunità in cui ha vissuto. Ora, nel Care Leavers network, in cui si è formata, è diventata una volontaria attiva e preziosa.
Gennaro Dragone, per la tenacia e l’impegno civico con i quali si fa portavoce, nel suo quartiere, del progetto di “comunità energetica e solidale”, finalizzato a produrre e condividere energia pulita. Nonostante la giovanissima età è diventato un motivatore ascoltato dagli adulti, e quindi uno degli artefici del progetto.
Miriam El Ouazani, per l’impegno con cui si dedica alla crescita dei ragazzi “fuori famiglia”. E’ diventata maggiorenne in una comunità di care leavers, dove è stata esempio di generosità e attenzione per i piccoli, e ora affronta pubblicamente il tema dell’affido, così problematico, quando questi ragazzi giungono alla maggiore età.
Giulia Galieti, per aver ideato e realizzato un video originale, a sostegno della vaccinazione anti Covid, quando ancora la campagna era in fase di avvio e incerte erano le percentuali di adesione tra i giovani, come nella popolazione più adulta.
Giorgia Greco, per aver affrontato con coraggio le conseguenze di un intervento chirurgico molto invasivo, e per essere riuscita a tornare a ballare, coronando una passione coltivata fin da bambina. La sua tenacia è ora un esempio che si accompagna al sorriso e alla gentilezza.
Aya Jedidi, per aver aiutato e favorito l’integrazione di una compagna di classe proveniente dal Marocco e priva della conoscenza della lingua italiana. Lei, che parla sia l’italiano che l’arabo, si è fatta “ponte” per gli insegnanti e per gli altri compagni. Sempre con grande disponibilità e cortesia.
Rebecca Lucchesi, per l’energia e la creatività con cui svolge il suo servizio di volontariato, essendo diventata un punto di riferimento per un gruppo di giovani e per l’intero comitato della Croce Rossa. Le sue abilità informatiche le hanno anche permesso di innovare la comunicazione e quindi di coinvolgere maggiormente l’intera comunità di riferimento.
Alessio Manfredi Selvaggi, per la testimonianza, offerta anche attraverso testi scritti, sul valore irrinunciabile e positivo delle diversità. Grazie alle sue abilità al computer ha anche aiutato a cogliere aspetti positivi nella didattica a distanza.
Federica Mauro, per aver scoperto che la pittura può essere più forte della sua condizione di difficoltà. Così i settecento anni dalla morte di Dante sono diventati occasione per manifestare una potenzialità espressiva, altrimenti nascosta.
Michelangelo Melchiorri, per il generoso impegno di volontario in diversi ambiti della vita sociale. Sostegno ai più deboli durante le fasi più acute della pandemia, protezione civile, pronto soccorso, attenzione ai bambini: l’altruismo rende più forte una comunità.
Matteo e Simone Mrissa, per essere diventati, insieme, esempio di generosità e impegno in favore della comunità durante la pandemia, e anche oltre le fasi più acute dell’emergenza. Una prova ulteriore che il volontariato arricchisce il patrimonio comune proprio perché tende la mano a chi si trova nel bisogno.
Betsalot Dereje Negatu, per aver conquistato una borsa di studio, grazie al suo impegno nell’integrazione, e averne poi diviso il valore economico con un’amica che vive le sue stesse difficoltà ed è animata dalle stesse speranze.
Benedetta Petrongari, per l’amicizia semplice e spontanea con cui ha aiutato un compagno di classe affetto da disturbi nell’interazione sociale. Il suo supporto generoso, dentro e fuori la scuola, è diventato un ponte che ha spezzato l’isolamento.
Andrea Pigato, per il talento mostrato nella giocoleria e per aver dimostrato come una malattia può essere trasformata in un’occasione per crescere e per esprimere la propria personalità. La giocoleria è anche una pratica coinvolgente, che può servire all’amicizia e alla socialità.
Silvia Pomella, per aver affrontato la difficoltà psicologica con tanta voglia di superarla, per averne parlato apertamente con amici e compagni di classe, per aver trasferito la sua carica di energia in azioni di cittadinanza attiva sui temi dell’ambiente e dei diritti delle persone.
Esmeralda Serranò, per l’impegno profuso durante il lockdown a favore di bambini e ragazzi più piccoli, attraverso un sostegno nelle lezioni a distanza e l’ideazione di giochi e attività ricreative.
Francesco Tortora, Per l’impegno ed il sostegno alla popolazione nel periodo di pandemia, e in particolare per l’aiuto fornito alle persone anziane nelle prenotazioni dei vaccini anti Covid e nelle procedure per il rilascio del Green pass.
Aurora Vannucci, per aver interpretato, con la scrittura, i problemi e le speranze dei ragazzi della sua età. Ha intenzione di continuare a coltivare la sua passione per il racconto e il romanzo, per ora rivolti al pubblico più giovane.
Chiara Vecchi, per l’impegno nella scrittura che consente di esprimersi immaginando mondi lontani: con la letteratura nessun luogo è irraggiungibile.