Gli insulti dei filo-putiniani a Luca Bizzarri perché sarà la voce di Zelensky in “Servant of the people”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-30

Dopo il post condiviso su Facebook sulla scelta di doppiare il presidente ucraino nella nuova sit-com in onda su La7, l’attore ha ricevuto moltissime critiche.

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“Sarò la “voce” italiana di Zelensky nella sit-com “Servant of the people”, sarò i suoi fiati, le sue pause, la sua risata roca”, aveva annunciato pochi giorni fa l’attore nonché presentatore televisivo Luca Bizzarri. Ma, a poche ore dalla notizia, condivisa sui social con un post su Facebook, sono piovuti gli insulti dei filo-putiniani che hanno aggredito Bizzarri per la sua scelta di doppiare Zelensky.

Gli insulti dei filo-putiniani a Luca Bizzarri perché sarà la voce di Zelensky in “Servant of the people”

I soliti leoni da tastiera hanno insultato l’attore reo di aver ‘preso’ a loro avviso, le parti del presidente ucraino. Da chi ha scritto: “Imbarazzante la difesa che fai di questo individuo qui che da mesi sta cercando di scatenare la terza guerra mondiale per mancanze della politica ucraina ricordati che chi si è espansa dopo la caduta del muro di Berlino è la Nato, ma a te non frega basta portare la pagnotta a casa, ahime un altro venduto alla logica delle democrazie imperialistiche”, a “Non mi stupisce che Zelensky sia il vostro nuovo eroe”, a chi scrive: “Servo che non sei altro. Doppia Putin”. Offese, naturalmente, gratuite e senza senso espresse dai soliti odiatori seriali che non sono stati nemmeno in grado di distinguere il senso del post condiviso da Bizzarri.
“Servant of The People” andrà in onda su La7, che ne ha acquisito i diritti in esclusiva per l’Italia. Nello sceneggiato l’attuale Presidente dell’Ucraina, che all’epoca era uno dei più influenti attori comici e satirici, interpreta un comune cittadino, insegnante di storia del Liceo, che viene inaspettatamente eletto Presidente in seguito alla diffusione e al successo virale di un suo video che denuncia la corruzione nel Paese. Una trama profetica che nella realtà, sì sarebbe avverata di lì a poco con l’elezione – il 20 maggio del 2019 – proprio di Volodymyr Zelensky a Presidente dell’Ucraina.

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