Lo sgombero dell'ex DIMA a Bologna

È in corso a Bologna lo sgombero dei locali ex Dima in via Emilia Levante, occupati dalla notte tra giovedì e venerdì. L’attività è stata disposta d’iniziativa e condotta dalla Digos e dal Reparto mobile della Polizia di Stato, che stanno identificando una cinquantina di persone presenti all’interno. Ci sono anche assistenti sociali del Comune di Bologna per seguire le famiglie con bambini. La situazione al momento procede senza tensioni particolari.
A guidare l’occupazione era stata la sezione bolognese della Cispm, la Coalizione internazionale migranti rifugiati e sans-papier, organizzazione internazionale (in Italia vicina ad Usb), che oggi in tutta Europa organizza manifestazioni contro Frontex e le misure attuate nei confronti di migranti e rifugiati. “Abbiamo occupato per uso abitativo e sociale- spiega Luca di Cispm- per ora siamo un centinaio ma il numero è inevitabilmente destinato ad aumentare, perché le Istituzioni di Bologna soluzioni reali non ne hanno”.

Anche sabato a Bologna c’era stata un’occupazione di un edificio da parte di attivisti di un collettivo, in via Alessandrini, immediatamente sgomberato dalla Polizia. “Bene così, è un segnale forte e significativo in questo clima di illegalità permanente determinato dalle ripetute occupazioni”, aveva commentato il procuratore aggiunto Valter Giovannini. In città è ancora in essere, invece, la ‘maxi-occupazione’ dell’edificio ex Telecom in via Fioravanti, dove da dicembre vivono oltre 60 nuclei familiari, seguiti dal collettivo Social Log. Sull’immobile pende da oltre due mesi un’ordinanza di sequestro preventivo del tribunale del Riesame.