“L’Eurovision non è accessibile alle persone con disabilità”. La denuncia di Mattia

di Giulia Lamarca

Pubblicato il 2022-05-11

Giulia Lamarca mostra (con foto e video inequivocabili) le enormi lacune del festival in tema di accessibilità

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Se penso a quanto l’Italia sia fiera di questo Eurovision mi vengono un po’ i brividi perché io, dopo la notizia di oggi, non lo sono! L’Eurovision è l’ennesimo evento inaccessibile per persone con disabilità e questo dovrebbe preoccupare tutti.

Per chi pensa ancora che rendere accessibile un evento di questa portata sia questione di soldi, dico che non conosce le cifre che girano per questi eventi e i reali costi e benefici di pensare in modo inclusivo. Quindi chiariamo, non è un problema di soldi il fatto che un evento sia o meno accessibile, ma un problema di mentalità e di un giusto approccio.
Elementi che a quanto pare alle città di Torino mancano.

“L’Eurovision non è accessibile alle persone con disabilità”. La denuncia di Mattia

Sono stata contattata dalla mamma di Mattia, il quale usa una carrozzina elettronica per muoversi, che mi ha voluto raccontare cosa è accaduto ieri sera, martedì 10 maggio 2022. Eurovillage è uno spazio gratuito e di libero accesso a tutti per celebrare gli Eurovision organizzato al Parco del Valentino di Torino. La mamma è arrivata in auto in compagnia di Mattia, che ha una disabilità motoria e necessita di essere aiutato per salire e scendere dalla macchina.

mattia eurovision disabilità video 1

All’arrivo, nessuno dei poliziotti presenti a presidiare l’area e i responsabili dell’organizzazione sapevano indicare loro la posizione dei parcheggi riservati alle persone con disabilità. Hanno trascorso un’ora tra un ingresso e l’altro cercando un parcheggio che non c’era e, a seguito delle loro lamentele, i poliziotti hanno concesso loro di lasciare l’auto in un parcheggio riservato alle forze dell’ordine vicino al palco.

Pensavano quindi di poter accedere più facilmente all’evento, ma al contrario l’ingresso era riservato agli artisti e possessori di un pass speciale. Nonostante le loro insistenze nel chiedere di poter usare quell’accesso per necessità legate alle difficoltà motorie di Mattia, non è stato possibile e hanno quindi dovuto ripercorrere tutto il perimetro dell’area per entrare dall’ingresso principale.

mattia eurovision disabilità video

Una volta entrati hanno però notato che non era stato predisposto un percorso accessibile, ed essendo l’area dell’evento per gran parte su un prato, questo ha reso estremamente difficoltoso muoversi con una carrozzina motorizzata come quella di Mattia.

 

Inoltre non era stata adibita nessuna area riservata che solitamente consistono in pedane rialzate dalle quali si può vedere in maniera più agevole il palco. Un altro punto cruciale in questi eventi è la sicurezza in caso di emergenza.
Un altro problema che si poteva riscontrare infatti, era la difficoltà da parte di una persona con difficoltà motoria di evacuare in sicurezza l’area in caso di necessità. Poco dopo il loro arrivo, infatti, si sono trovati avvolti nella folla, in mezzo ad un prato, con evidenti difficoltà a muoversi e tutti questi motivi hanno fatto loro abbandonare l’evento senza poterne minimamente prendere parte.

mattia eurovision disabilità video 2

Ma alcuni si chiederanno, perché andare all’Eurovillage se l’evento principale era comunque l’Eurovision? Beh, vorrei dirvi che prima di tutto ogni persona dovrebbe essere libere di scegliere cosa fare. Secondo, semplice, perché prendere un biglietto per un concerto o un evento è pressoché impossibile se si ha una disabilità.

Infatti hanno tentato di riservare un biglietto per una delle serate presso il Pala Alpitur di Torino, sede dell’Eurovision, utilizzando l’apposito canale email indicato sul sito internet ufficiale. Nonostante abbiano fatto la richiesta in maniera corretta e nei tempi stabiliti, non hanno mai ricevuto la mail di conferma né una mail che li informasse che non potevano emettere i biglietti. Le ipotesi quindi sono che i biglietti fossero già finiti o che qualcosa sia andato storto.

Alla luce della loro esperienza, possiamo affermare che qualcosa davvero non quadra. Non è normale che ancora al giorno d’oggi, con tutti gli strumenti e le conoscenze che abbiamo, una persona con disabilità non possa prenotare normalmente un biglietto in un qualsiasi sito internet e non è normale che in un parco pubblico che si vuole utilizzare come attrazione turistica o sede per eventi non sia stata fatta un minimo di analisi logistica e attenzione per le persone con disabilità. Nelle città di oggi serve un disability manager che possa prendere in mano tutte queste situazioni e serve al più presto.

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