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La lettera dei costituzionalisti contro la candidatura di Berlusconi al Quirinale

neXtQuotidiano 18/01/2022

L’appello, promosso dalla Fondazione Basso, è stato già firmato da da tre ex presidenti della Corte costituzionale: Valerio Onida, Gustavo Zagrebelsky e Gaetano Silvestri

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“Riteniamo un’offesa alla dignità della Repubblica e di milioni di cittadini italiani il fatto che venga candidato a Presidente della Repubblica” Silvio Berlusconi. La sonora bocciatura all’ipotesi che venga anche solo candidato per il Quirinale l’ex Cavaliere è contenuta in un appello promosso dalla Fondazione Basso redatto da Luigi Ferrajoli, Gaetano Azzariti e Franco Ippolito e rivolto ai grandi elettori, già sottoscritto da tre ex presidenti della Corte costituzionale (Valerio Onida, Gustavo Zagrebelsky, Gaetano Silvestri), da molti autorevoli giuristi e costituzionalisti (tra cui Paolo Caretti, Lorenza Carlassare, Mario Dogliani, Riccardo Guastini, Francesco Pallante, Roberto Romboli, Massimo Villone, Mauro Volpi, Vladimiro Zagrebelsky, Roberto Zaccaria), da filosofi della politica (tra cui Giacomo Marramao, Marco Revelli, Nadia Urbinati), da personalità della cultura (tra cui Dacia Maraini, Carlo Ginzburg).

La lettera dei costituzionalisti contro la candidatura di Berlusconi al Quirinale

“Il Presidente della Repubblica -si legge nel testo- deve essere espressione dell’’unità nazionale’, come richiede l’articolo 87, primo comma della Costituzione. È garante di questa Costituzione e deve assicurare fedeltà ad essa come impone l’articolo 91. L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica, come è preteso dall’articolo 84, secondo comma. Egli presiede il Consiglio superiore della magistratura a garanzia dell’autonomia e indipendenza dell’ordine della magistratura da qualsiasi altro potere, come è scritto negli articoli 87 e 104”.

“Silvio Berlusconi, protagonista di uno scontro che per lunghi anni ha diviso il nostro Paese, già esponente della loggia P2 che aveva come fine l’instaurazione in Italia di un’altra Repubblica, titolare tuttora di un vistoso conflitto di interessi, condannato per gravi reati, prosciolto per prescrizione da delitti di corruzione e tuttora imputato in procedimenti penali, non ha i requisiti per poter svolgere le funzioni di Capo dello Stato. Riteniamo pertanto un’offesa alla dignità della Repubblica e di milioni di cittadini italiani -conclude l’appello- il fatto che venga candidato a Presidente della Repubblica”. Che poi la candidatura di Berlusconi si concretizzi è un altro paio di maniche, visto che il piano B di Salvini incombe.

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