Fatti
Le presunte ferie dei grillini alla Camera
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2017-08-02
L’onorevole Morani pubblica una foto dei banchi vuoti del M5S a Montecitorio e li accusa di essere andati in ferie. La situazione è in realtà un po’ più complessa. E divertente
L’onorevole Alessia Morani ha pubblicato su Facebook la foto dei banchi dove siedono di solito i grillini in parlamento oggi vuote e li ha accusati di essere andati in ferie: «Le ferie dei grillini sono iniziate. Mentre noi votiamo il bilancio della Camera i banchi del M5s sono vuoti. Hanno preso i trolley e sono andati via!»
Le presunte ferie dei grillini alla Camera
In realtà alle 17 il MoVimento 5 Stelle ha annunciato, dopo il caos generato dal litigio tra Laura Boldrini e Alessandro Di Battista, che sarebbe uscito dall’aula in polemica con la presidenza e la maggioranza. “Il M5S non partecipa al voto sul conto consuntivo 2016 e sul bilancio della Camera per l’anno finanziario 2017”, ha annunciato in aula tra gli applausi dei suoi colleghi il capogruppo M5S Simone Valente. I deputati pentastellati sono usciti dall’Aula alle 17.
L’assenza dei grillini non era quindi tattica ma strategica: fa parte della strategia del bis sui vitalizi dopo l’ottimo risultato sui social network di quello della volta scorsa. Il brutto è che qualcuno ci è cascato e glielo ha consentito. “Ancora una volta i partiti e anche la presidente, che è complice, rimandano a nuova data. Ora ci sono loro”, aveva detto Valiante, “ma tra un anno ci saremo noi” in maggioranza e, allora, “faremo tutto per cambiare sui temi dei vitalizi e del trattamento pensionistico”.
Il voto sull’OdG di Tiziana Ciprini
Subito dopo – e questa è la parte divertente della vicenda – la presidente della Camera ha dichiarato che se il M5S fosse uscito tutti gli ordini del giorno che aveva presentato sarebbero decaduti, come da regolamento: “Devo chiedere ai rappresentanti dei 5 stelle che sono ancora in Aula se i presentatori degli ordini del giorno sono qui o sono andati via. Devo capire se gli odg sono decaduti”. Se ne erano andati tutti, tranne una deputata.
Quell’una era l’adorabile Tiziana Ciprini, la quale invece eroicamente decideva di rimanere affinché si discutesse l’ordine del giorno che aveva presentato lei. L’odg è stato respinto con 327 no contro 15 sì. Ma questo non è importante. L’importante è capire l’argomento dell’ordine del giorno. L’OdG, come spiegato dalla stessa Ciprini, prendendo spunto da un’inchiesta del Fatto quotidiano, avrebbe introdotto i test anti-droga a carico dei deputati. “Chi si mette alla guida il Paese deve essere idoneo nelle sue capacità fisiche e mentali”, ha spiegato la Ciprini, ma non prendetela come un’autocritica. La deputata invece proponeva l’obbligatorietà dei controlli sui parlamentari attraverso “specifici kit antidroga”, a carico economico degli stessi parlamentari, pubblicando i risultati sul sito della Camera. La deputata chiedeva, inoltre, “controlli periodici” anche tramite i cani anti-droga “dinanzi agli accessi dei locali della Camera”. Che personaggio, eh?