Le guerre stellari

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-22

Usa e Russia soprattutto, combattono nello spazio da molto tempo. Negli ultimi anni non si contano le proteste Usa per la messa in orbita di satelliti del Cremlino dai comportamenti sospetti. E così accade anche nei confronti dei cinesi e dei loro presunti “satelliti killer”

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Quali sono le nazioni in grado di scatenare le guerre stellari? Repubblica spiega oggi che si contano sulle dita d’una mano le nazioni in grado di mettere in atto un’offensiva spaziale: attaccare degli “spacecraft”, per lo più satelliti, di un altro Paese. Obiettivi sensibili, civili o militari, indispensabili per le comunicazioni e per il controllo del territorio e della Difesa.

I primi due attori sono quelli storici: Stati Uniti e Russia: «Le due superpotenze hanno sviluppato sistemi spaziali fin dagli anni ‘50, per la scienza ed esplorazione, ma soprattutto per motivi militari — spiega Marcello Spagnulo, esperto del settore aerospaziale, autore del libro Geopolitica dell’Esplorazione Spaziale — e sono in grado di operare sistemi militarmente attivi nello spazio. Ma negli ultimi 15-20 anni anche la Cina è diventata in grado di danneggiare sistemi in orbita, con missili e con satelliti speciali che si avvicinano e danneggiano gli altri». Quest’anno anche l’India (una potenza nucleare) ha scoperto le sue carte, dimostrando di poter colpire oltre l’atmosfera con un missile che ha disintegrato un proprio satellite.

Non ci saranno flotte di astronavi a pattugliare lo spazio e a spararsi con cannoni blaster come in Star wars. Una “guerra spaziale” riguarda l’attacco a sistemi strategici come satelliti militari e per comunicazioni. L’attacco può avvenire da Terra o direttamente nello spazio: «I satelliti si possono hackerare, con grosse antenne che li possono accecare da terra. Come già accaduto con i Gps. Ora si studia come portare queste tecnologie nello spazio e costruire satelliti che si avvicinino agli altri per hackerarli. C’è l’approccio dinamico: prenderli con bracci meccanici e spingerli fuori dall’orbita. Il sistema più temibile è il laser: colpisce i satelliti con fasci ad alta intensità, inducendo correnti elettriche che li mettono fuori uso. Ma per farlo nello spazio ancora non basta un satellite, serve un apparato molto grande, come una stazione spaziale. La Cina ne sta costruendo una, gli Usa ne avranno una attorno alla Luna».

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Le guerre stellari (La Repubblica, 22 dicembre 2019)

Usa e Russia soprattutto, combattono nello spazio da molto tempo. Negli ultimi anni non si contano le proteste Usa per la messa in orbita di satelliti del Cremlino dai comportamenti sospetti. E così accade anche nei confronti dei cinesi e dei loro presunti “satelliti killer”.

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