Fatti
L’analfabetismo funzionale dei sovranisti di fronte al servizio di Giovanna Botteri sulla Cina
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-08-28
Persino Gasparri ha capito il senso delle sue parole
E’ il momento della polemica anche per Giovanna Botteri, una di quelle giornaliste diventate iconiche nel periodo in cui cominciava il lockdown. Ad infastidire l’opinione pubblica è stato il servizio andato in onda ieri nell’edizione delle 13 e delle 20:30 nel corso del Telegiornale di Rai 2. La notizia, quella sì, è l’introduzione obbligatoria della disciplina «storia del pensiero» da parte di Xi Jinping nelle scuole ed università cinesi.
#Botteri questo il servizio andato in onda su Tg2. Ognuno tragga le sue conclusioni. Credo si sia limitata a raccontare i fatti. pic.twitter.com/R66hCEpLY5
— Paolo (@Paolosantagata5) August 28, 2021
Il problema come sempre è la comprensione di quello che il cronista dice, tanto più se corrispondente dall’altra parte del mondo.
Grave errore della #Botteri: ha dato per scontato una minima capacità di comprensione del testo da parte di tutti gli italiani. Non è così, c’è chi non capisce proprio un ca..o!
— sergio cordoni (@CordoniSergio) August 28, 2021
L’analfabetismo funzionale dei sovranisti di fronte al servizio di Giovanna Botteri sulla Cina. E se lo capisce Gasparri
Sarebbe curioso capire se per forte convincimento o per difensa degli asset aziendali nominati ma persino Maurizio Gasparri, il più bulimico dei politici su Twitter è intervenuto in difesa del telegiornale diretto dal Direttore Sangiuliano (già in passato candidato della Casa delle libertà) e di Giovanna Botteri.
Per il resto c’è una storia editoriale inconfondibile: il tg2 è una delle poche testate ad occuparsi delle vicende dei dissidenti di Hong Kong, delle repressioni in Tibet e contro gli uiguri. Ma chiedere ad Anzaldi cosa sia il Tibet è troppo. (2/2)
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) August 27, 2021
Effettivamente è parsa un po’ superficiale o azzardata la critica, ancora di più se si considera che chi scriveva in quel momento era un’inviata in un paese che non nutre nessun genere di attenzioni verso la libertà di stampa. E’ per questo parsa un po’ come una sterile polemica il commento critico di Anzaldi, deputato di Iv, che da tempo è in guerra aperta con la linea editoriale della Rai.
Il Tg2 difende il servizio pro-Cina. Anzaldi: “Chissà che giustificazione avranno dato all’Ad Fuortes” https://t.co/nNImdgSawl
— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) August 27, 2021