L’AMA del M5S vuole discarica e termovalorizzatore

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-09

L’amministratore Stefano Zaghis porta alla giunta grillina un piano per i rifiuti che prevede una discarica e un termovalorizzatore. Ovvero proprio i due impianti che il M5S non vuole fare

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Mentre non è stato ancora approvato il bilancio 2017 di AMA l’amministratore Stefano Zaghis, scelto dal MoVimento 5 Stelle dopo essere stato portavoce di De Vito e dopo le dimissioni del CdA nominato proprio per approvare quel bilancio, porta alla giunta grillina un piano per i rifiuti che prevede una discarica e un termovalorizzatore. Ovvero proprio i due impianti che il M5S non vuole fare.

L’AMA del M5S vuole discarica e termovalorizzatore

Zaghis ha intanto nominato come consulente sul bilancio Enrico Laghi, uno dei professionisti a cui l’ex presidente della municipalizzata Bagnacani aveva chiesto un parere (contrario alle convinzioni di Lemmetti) sugli ormai famosi 18 milioni: tutto fa pensare che anche stavolta non andrà tutto liscio per l’assessorato al bilancio. E ora arriva anche un piano con quattro ipotesi in cui, di volta in volta, vengono inseriti nuovi impianti. Dividendo la città in quattro quadranti, il progetto base (25% di chiusura del ciclo) prevede soltanto l’individuazione della discarica. Poi arrivano i Tmb (50%), quindi il termovalorizzatore (75%), infine il biogas. Per arrivare al 100% e rendere finalmente autosufficiente Roma servono investimenti per 530 milioni di euro in 5 anni. E un aumento della Tariffa Rifiuti, che è già una delle più alte d’Italia nonostante la città sia ridotta “una merda”, come ha ammesso la sindaca stessa.

rifiuti roma ama zaghis
I rifiuti a Roma e le istanze dei municipi (Il Messaggero, 9 dicembre 2019)

Spiega oggi Repubblica Roma che al netto dell’inflazione, la tariffa è destinata a salire già con la sola chiusura della discarica di Colleferro, fissata per il 15 gennaio. Con i nuovi impianti previsti dalle quattro ipotesi formulate da Zaghis ci sarebbe almeno la prospettiva di ridurla nel medio e lungo termine. Con il termovalorizzatore, nel giro di 5 anni la tassa sui rifiuti scenderebbe almeno del 10% rispetto all’importo fissato per l’anno in corso. Il piano prevede il rinnovo della flotta: 227 sui 280 compattatori a disposizione in questo momento hanno tra i 10 e 18 anni. Quindi via alle assunzioni, per coprire i 650 lavoratori che la partecipata ha pensionato negli ultimi anni. E un inceneritore di ultima generazione da costruire su uno dei terreni del ministero della Difesa. Con buona pace di Virginia Raggi.

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