L’allarme degli Usa sul “possibile attacco Isis” all’aeroporto di Kabul

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-08-26

L’intelligence americana parla di imminente attacco con autobombe e razzi per acuire la situazione di caos nel Paese

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La strategia del terrore potrebbe legare, a stretto giro di posta, il ritorno dei talebani in Afghanistan e lo Stato Islamico. Secondo quanto riportato da fonti dell’intelligence statunitense, sarebbe imminente un attentato da parte dei militanti dell’Isis all’aeroporto di Kabul. L’obiettivo, come sottolineato anche dal Segretario di Stato americano Tony Blinken, è quello di rendere ancor più caotica una situazione già complicata. L’obiettivo, infatti, sarebbe quello di colpire quella zona della capitale afghana in cui moltissimi cittadini si sono riversati per cercare di lasciare il Paese.

Attentato Isis imminente, l’allarme americano per l’aeroporto di Kabul

“Stiamo operando in un ambiente ostile in una città e un paese ora controllati dai talebani con una possibilità molto reale di un attacco dell’Isis”, ha spiegato Blinken. E l’attentato Isis sarebbe organizzato da un gruppo di militanti – di origine pakistana – dello Stato islamico che risiedono nella provincia afghana del Khorasan. Secondo gli 007 americani, l’attacco sarebbe imminente in una città fuori controllo: si parla di almeno 10 kamikaze, a bordo di quattro differenti automobili per colpire il maggior numero di persone e procedere in modo coordinato, pronti a farsi esplodere tra la folla nei pressi dell’aeroporto di Kabul. E, come spiega l’intelligence a Stelle e Strisce, sarebbe pronto anche un parallelo attacco con alcuni razzi.

Come riporta il quotidiano La Repubblica – citando fonti interne all’intelligence americana – le segnalazioni di movimento sospetti si sono rincorse nei giorni di lunedì e martedì di questa settimana e la data per l’attentato Isis all’aeroporto di Kabul sarebbe oggi, giovedì 26 agosto. L’obiettivo dei terroristi è quello di attaccare non solo i cittadini afghani che si trovano ammassati fuori dal muro di cinta dello scalo nel tentativo di lasciare il Paese, ma anche quel che resta dei militari della missione Nato. Perché si vuole generare il caos a pochi giorni da quella deadline imposta dai talebani per l’evacuazione dei soldati americano (ne sono presenti ancora oltre 4mila) e dei collaboratori.

(foto IPP/zumapress/U.S. Marine Corps)

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