La strage di Sassuolo: l’uomo che uccide la compagna, i due figlioletti, la suocera e poi si suicida

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-18

La figlia maggiore della donna, concepita in una precedente relazione, si è salvata perché a scuola. Risparmiato dalla follia omicida anche il bisnonno dei piccoli

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Quattro persone uccise con un’arma bianca che poi ha rivolto contro di sé togliendosi la vita. È accaduto nel pomeriggio di mercoledì a Sassuolo, dove un uomo ha colpito a morte la moglie, i suoi due figli e la suocera. Ancora da chiarire le dinamiche che hanno portato a questa tragedia, ma dalle prime informazioni trapelate si parla di un uomo che non aveva accettato la fine della relazione. L’allarme è scattato quando la donna non si è recata a scuola per andare a prendere la figlia maggiore. Poi i vicini hanno parlato di grida prima del silenzio.

Sassuolo: uccide la moglie, i due figlioletti, la suocera e poi si suicida

A sferrare quei colpi di coltello che hanno ucciso la 43enne Elisa Mulas, sua madre Simonetta Fontana (64 anni) e i piccoli Ismaele e Sami (rispettivamente di 2 e 5 anni) è stato Nabil Dahari (38 anni). Secondo il racconto degli amici, la donna si era allontanata dal suo compagno circa un mese fa, tornando a vivere a casa della mamma. E proprio in quell’abitazione di via Manin, si è consumato il dramma. Una tragedia da cui si è salvata l’altra figlia della donna – avuta da una precedente relazione – perché l’11enne si trovava a scuola.

Come riporta Il Resto del Carlino, l’allarme è scattato a Sassuolo proprio perché Elisa Mulas non si era recata fuori dai cancelli della scuola per andare e prendere sua figlia. Da lì una serie di telefonate senza risposta che hanno portato alla chiamata alle forze dell’ordine. Le immagini che si sono trovate davanti poliziotti e carabinieri sono quelle di una vera e propria strage. I corpi insanguinati – e privi di vita – della donna, di sua madre e dei due bambini da una parte, quello di Nabil Dahari dall’altra. In un’altra stanza c’era anche il nonno di Elisa Mulas (97 anni), risparmiato da questa carneficina frutto, probabilmente, della follia di un uomo che non ha accettato la fine di una relazione.

I rapporti in famiglia

Secondo quanto spiegato da alcuni amici agli inquirenti, i rapporti tra Elisa Mulas e il suo compagno erano tesi da diverso tempo. Lui, che lavorava come commesso in un supermercato, non aveva digerito la decisione della donna di porre fine al loro rapporto. Ed era arrivato anche a minacciarla con dei messaggi audio che ora sono al vaglio degli investigatori. Ieri pomeriggio, poi, l’uomo è andato in quella casa di via Manin, ma prima si era fermato ad acquistare due ovetti di cioccolato per i suoi due bambini. Poi le grida e quel blackout su cui è stata aperta un’indagine. Adesso sono al vaglio tutte le testimonianze e i racconti di chi conosceva la coppia e la famiglia. Inoltre ci sarebbe anche un dettaglio non da poco.

Come spiega Il Corriere della Sera, Elisa Mulas avrebbe denunciato il suo ex compagno alle forze dell’ordine dopo aver ricevuto una minaccia di morte via messaggio. Una sua amica, Patrizia ha infatti raccontato al quotidiano che un paio di giorni fa Elisa aveva ricevuito un audio dall’ex Nabil. E ricorda le parole esatte che pronuncia di nuovo al giornalista: “Se non mi fai vedere i bambini ricordati che ti ammazzo”. Il giorno dopo è andata a denunciare tutto. La donna, inoltre, si sarebbe rivolta anche a un centro anti-violenza del Comune di Sassuolo. Poi la decisione di interrompere la convivenza con Nabil Dahari e di tornare a casa dalla madre. E in quell’abitazione si è consumata la tragedia.

“Nell’ultimo periodo il loro rapporto era diventato molto conflittuale, tanto che mia sorella aveva deciso di andarsene di casa, ma non andavano d’accordo da tempo”.

Queste sono le parole ripetute dal fratello di Elisa Mulas agli investigatori. Ed è stato proprio lui a fare la macabra scoperta, in compagnia di due poliziotti. L’uomo, infatti, era stato chiamato dopo che la figlia 11enne era rimasta sola all’uscita da scuola. E mentre cresceva la preoccupazione per l’assenza improvvisa della madre, lo zio della piccola ha preso una copia della chiavi della casa e con due agenti si è recato al civico 28 di via Manin. E lì si è trovato davanti a quella scena. Uno degli inquirenti, come riporta Il Corriere della Sera, ha raccontato:

“Un orrore, erano tutti fra il piccolo corridoio e la camera da letto, li ha colpiti più vol te… non hanno avuto scampo perché la casa è piccola e naturalmente c’è un solo ingresso”.

Una tragedia che, probabilmente, era annunciata. Un’amica della donna ha, infatti, raccontato delle continue liti tra i due. Un conflitto che si è acuito nel corso delle settimane, soprattutto dopo la decisione di Elisa Mulas di tornare a vivere con la madre e porre fine alla loro relazione. E Nabil Dahari, le ultime settimane le avrebbe trascorse nella sua Tunisia, prima di tornare a Sassuolo e scrivere, due giorni prima del delitto, quel messaggio minatorio all’ex compagna. Prima di ucciderla insieme alla madre e ai suoi due bambini.

(foto: da Tg2)

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