Fatti
La Russia è stata cacciata dal Consiglio d’Europa
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2022-02-25
Ad annunciarlo è stato il Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio
Pochi istanti prima dell’ordine dato da Vladimir Putin all’esercito ucraino di prendere il potere in Ucraina (con un golpe militare atto a deporre il governo del presidente eletto Voldymyr Zelensky), il Consiglio d’Europa ha deciso di estromettere dal tavolo dei “47” membri la Russia. La decisione è stata comunicata ufficialmente dal Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio. In questo periodo, infatti, è proprio l’Italia ad avere la Presidenza. Una mossa che arriva dopo l’escalation di violenze e la continua invasione militare ordinata dal Cremlino che ora punta tutto in direzione Kiev.
Russia cacciata dal Consiglio d’Europa, l’annuncio di Luigi Di Maio
In una nota rilasciata alla stampa, Luigi Di Maio – presidente in esercizio del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa – ha dichiarato:
“Il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa, di cui l’Italia ha la presidenza, ha preso la decisione di estromettere dalla propria membership la Federazione Russa, ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto del Consiglio d’Europa. L’Italia ritiene che si tratti di una misura necessaria alla luce dell’inaccettabile aggressione militare russa ai danni dell’Ucraina, che costituisce una grave violazione del diritto internazionale”.
Il tavolo del Consiglio d’Europa, dunque, si riduce a 46 unità. Tra i Paesi ancora presenti troviamo anche l’Ucraina, ma non più la Russia. La decisione fa riferimento all’articolo 8 dello Statuto, quello che recita:
“Ogni Membro del Consiglio d’Europa che contravvenga alle disposizioni dell’articolo 3, può essere sospeso dal diritto di rappresentanza e invitato dal Comitato dei Ministri a recedere nelle condizioni di cui all’articolo 7. Il Comitato può risolvere che il Membro, il quale non ottemperi a tale invito, cessi d’appartenere al Consiglio dal giorno stabilito dal Comitato stesso”.
Si fa, dunque, un ulteriore riferimento a un altro articolo (il terzo):
“Ogni Membro del Consiglio d’Europa riconosce il principio della preminenza del Diritto e il principio secondo il quale ogni persona soggetta alla sua giurisdizione deve godere dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Esso si obbliga a collaborare sinceramente e operosamente al perseguimento dello scopo definito nel capo I”.
Principi non rispettati dalla Russia che, con l’invasione perpetrata nei confronti dell’Ucraina, ha violato lo Statuto.
(foto IPP/picture alliance)