Attualità

La Regione Puglia introduce l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari

neXtQuotidiano 24/02/2021

La legge è stata approvata nella tarda serata con 28 voti a favore. E’ la prima regione a introdurre questa norma in Italia

article-post

La notizia è di quelle destinate a dividere l’opinione pubblica: il Consiglio regionale pugliese ha votato a maggioranza la legge che istituisce l’obbligo vaccinale anti-Covid per gli operatori sanitari della regione, con l’obiettivo di prevenire e controllare i contagi nel luogo più a rischio di tutti: gli ospedali. Il via libera è arrivato nella tarda serata di ieri, con 28 voti a favore, non senza pathos e con in mezzo due interruzioni dei lavori. E’ la prima regione in Italia a introdurre tale misura.

La proposta di legge porta la firma del Presidente della Commissione Bilancio Fabiano Amati, che ha commentato così il voto di ieri:

”La decisione della Puglia di rendere efficace l’obbligo anche per la vaccinazione anti-Covid-19 è una decisione politica accordata con salute e scienza, sulla scia di una legge già vigente approvata nella scorsa legislatura su proposta della collega Francesca Franzoso e dichiarata pienamente costituzionale con sentenza scritta da Marta Cartabia, attuale ministro della Giustizia”.

Decisivi i tanti, troppi, operatori sanitari che hanno scelto di non vaccinarsi contro il Covid (una percentuale che, su scala nazionale, varia dal 10 al 20%) e che, a causa della loro decisione, sono stati dichiarati inidonei a svolgere l’attività in reparti a rischio come oncologia, ematologia, pneumologia, malattie infettive, oltre a terapie intensive e sale operatorie. Ma questo – come è emerso da subito – metteva in seria difficoltà l’attività degli ospedali, costringendo i colleghi a turni massacranti e pregiudicando la continuità di servizio in un momento di grande emergenza. Non poteva durare, insomma. E così il Consiglio regionale è intervenuta con un’ordinanza ad hoc, imponendo il vaccino alla categoria in prima linea per eccellenza, in linea anche con il principio secondo cui chi sceglie di dedicarsi a vario titolo alla professione sanitaria non può rifiutare un vaccino testato  e considerato sicuro dall’intera comunità scientifica.

“E’ di tutta evidenza – ha aggiunto Amati – che l’esecuzione dell’obbligo vaccinale agli operatori sanitari non esaurisce la gamma dei problemi tra noi, la pandemia e l’immunità di popolazione, ma offre uno strumento in più.”

Potrebbe interessarti anche