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La preside del liceo di Vicenza che dice alle ragazze che “non si mostra la ciccia”

neXtQuotidiano 03/06/2022

Frasi, esempi e comportamenti che hanno provocato la reazione dei giovani che hanno indetto un sit-in di protesta

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Il dress code nelle scuole è sempre più un argomento di dibattito tra gli studenti (e i loro rappresentanti) e i dirigenti scolastici. E l’ultimo caso avvenuto in Veneto ha portato a un sit-in di protesta da parte dei ragazzi del Liceo Fogazzaro di Vicenza potrebbe lasciare una nuova lunga scia di indignazione. Nel mirino degli adolescenti, infatti, ci sono alcuni comportamenti e alcune frasi che sarebbe state pronunciate dalla preside dell’istituto. Si parla di commenti sessisti e di bodyshaming, oltre che di accurate verifiche sugli abiti indossati della studentesse.

Liceo Fogazzaro Vicenza, studenti scioperano contro il bodyshaming della preside

A denunciare il fatto – e a indire il sit-in di protesta – è stata la Rete degli Studenti Medi di Vicenza che ha raccolto alcune testimonianze di studenti che accusano la preside del Liceo Fogazzaro di “commenti di stampo sessista e grassofobico, che la dirigente avrebbe pronunciato insieme a termini volgari e inadatti al contesto, o paternalisti, in risposta al disagio e al pianto di alcune studentesse e che si sono sentite fortemente colpite dal suo discorso”. A tutto questo, secondo la loro denuncia pubblica, ci sono a che delle “verifiche” sull’abbigliamento delle ragazze presenti nella scuola, con tanto di note disciplinari nei confronti di chi non indossava “abiti consoni al contesto”. Anche se, all’interno del regolamento della scuola, non è stata inserita alcuna voce relativa al dress code.

E si parla anche di commenti grassofobici e bodyshaming. Perché, come confermato dalla stessa dirigente scolastica al Corriere del Veneto, lei stessa ha detto “non si mostra la ciccia” e “che la cellulite c’è ad ogni età e ballonzola”. Parole che, secondo le accuse degli studenti, hanno provocato anche le reazioni – in lacrime di alcune studentesse colpite da quei discorsi della preside del Liceo Fogazzaro Vicenza. Ma la donna risponde fornendo un’altra versione dei fatti:

“È un resoconto zeppo di falsità, vergognoso. Sono ragazzi arroganti e bugiardi. Stavo solo cercando un dialogo con loro, ma evidentemente non sono capaci di un confronto. Sto meditando di formalizzare querela per diffamazione”.

 

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