La misteriosa sparizione della tennista cinese Peng Shuai

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L'atleta, lo scorso 2 novembre, aveva accusato l'ex vicepremier Zhang Gaoli di violenza sessuale nei suoi confronti. Da quel giorno non si sono perse le sue tracce

Prima la denuncia di stupro nei confronti dell’ex vicepremier cinese. Poi la sparizione e una presunta mail che la televisione ufficiale (e governativa) della Cina ha diffuso sui suoi canali. Ma le sorti di Peng Shuai sono ancora un mistero. Della tennista – più volte numero uno del ranking WTA nel doppio – non si sa più nulla fin dal giorno successivo al racconto e all’accusa contro Zhang Gaoli, una personalità molto importante e molto facoltosa a livello nazionale e internazionale. E ora anche la federazione internazionale di Tennis sta muovendo i propri passi, minacciando la Cina di cancellare tutti gli eventi e i tornei in programma nei prossimi mesi. Almeno fino a quando non si farà luce su questa misteriosa sparizione.



Peng Shuai, il mistero della tennista cinese scomparsa

Proviamo a riannodare il filo degli eventi. Lo scorso 2 novembre, Peng Shuai ha raccontato – per la prima volta – di quella violenza sessuale di cui sarebbe stata vittima tre anni prima. E ha puntato il dito contro Zhang Gaoli, all’epoca numero 2 del governo cinese. La tennista ne aveva parlato su Weibo (la versione cinese di Twitter) e aveva raccontato di aver avuto una relazione a intermittenza per dieci anni con il politico. Poi, dopo la fine della relazione, quell’episodio datato tre anni fa. E ne ha parlato così:

“Perché sei dovuto tornare da me, portarmi a casa tua per costringermi a fare sesso con te? Sì, non ho alcuna prova, ed è semplicemente impossibile avere prove. Non riesco a descrivere quanto fossi disgustata, e quante volte mi sono chiesta se sono ancora un’umana? Mi sento un cadavere che cammina. Ogni giorno recitavo, quale persona è il vero me?”.



Questa è solo una parte del suo racconto che poi, come nelle peggiori censure, è stato cancellato – direttamente dal social – nel giro di 30 minuti. Ma quelle parole aveva già fatto il giro del mondo. L’accusa era grave e il contorno (all’epoca della “relazione a intermittenza” Gaoli era sposato) ha reso la potenza di questa storia ancor più elevata.

La sparizione e il giallo della mail

Poi il nulla. Di Peng Shuai si sono perse le tracce: scelta volontaria o sparizione sospetta per aver toccato uno degli uomini più potenti in Cina (e non solo)? A rendere ancor più fosca questa storia c’è stata la pubblicazione di una mail che, apparentemente, sarebbe firmata dalla stessa tennista. A renderla pubblica è stata la televisione statale di Pechino su Twitter.



Si tratterebbe di una mail inviata al Presidente e CEO della WTA (la federazione internazionale di tennis femminile) in cui Peng Shuai avrebbe dichiarato: “Non sono scomparsa né in pericolo. Sto riposando a casa, e va tutto bene. Se la Wta diffondesse altre notizie su di me, prima verificatele con me e poi diffondetele”. Parole a cui, però, nessuno sta credendo. Lo stesso numero uno della WTA ha definito non chiara la natura di quella mail e non crede che a scriverla sia stata la tennista cinese. E per questo ha minacciato il governo cinese di fare luce su questa storia, altrimenti la WTA cancellerà tutti gli eventi e i tornei previsti nei prossimi mesi in Cina.

(Foto IPP/imagosport/Paul J Sutton/PCN)