La madre del bambino morto a Città della Pieve è stata fermata con l’accusa di omicidio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-02

Ieri aveva adagiato il bimbo di due anni sul nastro trasportatore della casa di un supermercato a Città della Pieve. Il piccolo, che aveva diverse ferite, è morto poco dopo

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È stata fermata con l’accusa di omicidio la donna, una 43enne ungherese, che ieri ha adagiato sul nastro trasportatore di una cassa di un supermercato di città della Pieve il corpo senza vita del figlio di 2 anni. Il piccolo presentava numerose ferite d’arma al petto e i soccorritori hanno tentato invano di rianimarlo. La donna, in stato confusionale, è stata portata dai carabinieri in caserma dove è stata interrogata dal magistrato di turno Manuela Comodi.

La madre del bambino morto a Città della Pieve è stata fermata con l’accusa di omicidio

La vicenda è avvenuta ieri: i carabinieri sono intervenuti in un supermercato di Città della Pieve (Perugia), dove una 43enne ungherese aveva adagiato sul nastro trasportatore di una cassa il corpo senza vita del figlio di 2 anni, che presentava numerose ferite d’arma da taglio al collo e al torace. La donna, in stato confusionale, era stata portata in caserma. Le indagini immediatamente avviate dai Carabinieri di Perugia e di Città della Pieve sono orientate alla ricostruzione dei movimenti della donna e del bambino, per individuare i luoghi in cui sono recati e accertare, quindi, l’eventuale coinvolgimento di terzi.

Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 15.30 a Po’ Bandino, comune di Città della Pieve in provincia di Perugia la 44enne  che risultA senza fissa dimora, è entrata in un supermercato chiedendo aiuto per il proprio figlio di due anni, evidentemente in grande sofferenza, adagiando il corpicino del piccolo – che presentava numerose ferite da taglio al petto – sul nastro trasportatore conta merce di una cassa. I soccorritori del 118, giunti poco dopo, hanno tentato invano di rianimare il piccolo, del quale è stato constatato il decesso alle 15.50. La Stampa spiega che il bambino si chiamava Juhasz e presentava ferite al collo e all’addome, riportando altri dettagli:

In un edificio dismesso, a poca distanza dal supermercato, i carabinieri hanno effettuato rilievi e repertato tracce di sangue. Rinvenuto e sequestrato anche un passeggino. Possibile ipotizzare che il ferimento sia avvenuto nell’area intorno al palazzetto, recintata ma di facile accesso. L’accaduto rimane ancora da chiarire completamente. «Scioccata e straziata» si è definita Città della Pieve, per bocca del sindaco Fausto Risini attraverso le pagine social

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