La bufala della donna che divorzia dopo 70 anni di matrimonio

di dipocheparole

Pubblicato il 2018-06-13

Ha appassionato per un paio di giorni tutti i siti internet e i giornali italiani la vicenda della donna che scopre un tradimento del marito avvenuto 50 anni fa e chiede il divorzio dopo 70 anni di matrimonio: La signora Francesca, mentre scavava tra i ricordi nella casa di famiglia in provincia di Caserta, ha …

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Ha appassionato per un paio di giorni tutti i siti internet e i giornali italiani la vicenda della donna che scopre un tradimento del marito avvenuto 50 anni fa e chiede il divorzio dopo 70 anni di matrimonio:

La signora Francesca, mentre scavava tra i ricordi nella casa di famiglia in provincia di Caserta, ha trovato una lettera in cui, il marito, allora 42enne, scriveva una lettera a una fanciulla. È un caso unico, quello raccontato dall’associazione “Avvocati di strada” che conta 700 iscritti in Italia. Proprio per l’anomalia, la coppia non ha speso nulla: in base ai criteri dell’associazione dei legali che assistono chi ha difficoltà economiche, i due sono stati “premiati” per la lunghezza delle loro nozze e non dovranno pagare.

DIVORZIO 70 ANNI MATRIMONIO

Francesca resta basita dal ritrovamento, si arrabbia e chiede conto al marito della faccenda. Lui non può che confessare il tradimento di cinquant’anni prima. La donna a quel punto non riesce a perdonarlo e chiede il divorzio. Assistita da “Avvocati di Strada”, Francesca presenta la domanda al Tribunale Civile e all’Ufficio di Stato Civile di Modena. Divorzio avviato.

La storia però è falsa. A smentirla sono gli “Avvocati di strada” che ne fanno un post sul loro sito:

DIVORZIO 70 ANNI MATRIMONIO

Notizia sicuramente curiosa ma TOTALMENTE FASULLA e che non riguarda in nessun modo la nostra associazione. Dobbiamo fare questa precisazione perché la notizia è stata inviata da qualche buontempone che voleva fare uno scherzo (o farsi pubblicità) alle redazioni di mezza Italia da un indirizzo email (avvocatiperstrada@lixxro.it) che ha portato i giornalisti ad associare a noi la vicenda. Da ieri quindi riceviamo chiamate di giornalisti (radio, stampa e tv) che vogliono fare servizi esclusivi e (specialmente giornali femminili) interviste alla signora. Ci farebbe molto piacere ricevere un decimo della stessa attenzione quando parliamo delle nostre storie vere. Che altro dire? Auguriamo lunga vita ai due (molto presunti) anziani neoseparati e ai tanti (verissimi) giornalisti creduloni.

A scusarsi per averla ripresa e commentata senza verificarla anche Elena Stancanelli su Repubblica: “Perciò in campana: doveste anche voi ricevere una mail da qualche avvocato che vi offre un’eredità inaspettata o vi rivela la presenza di un figlio segreto, verificate la fonte prima di abboccare. Oppure scrivete un racconto, non un articolo. Io almeno farò così”.

Leggi sull’argomento: La bufala di Giobbe Covatta razzista

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