Opinioni
La Boschi querela Travaglio. Lui risponde: “Brrrr, che paura”
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-01-05
Maria Elena Boschi ha deciso di querelare Marco Travaglio per l’editoriale “I nuovi transfughi”. La frase che ha fatto scattare MEB è ormai diventata famosa anche se nello scarno comunicato dell’ufficio stampa di Italia Viva non viene citata esplicitamente: “La presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi ha dato mandato ai propri legali di citare in […]
Maria Elena Boschi ha deciso di querelare Marco Travaglio per l’editoriale “I nuovi transfughi”. La frase che ha fatto scattare MEB è ormai diventata famosa anche se nello scarno comunicato dell’ufficio stampa di Italia Viva non viene citata esplicitamente: “La presidente dei deputati di Italia Viva Maria Elena Boschi ha dato mandato ai propri legali di citare in giudizio il dottor Marco Travaglio in relazione a quanto scritto nell’editoriale “I veri transfughi”, pubblicato ieri su Il Fatto Quotidiano”.
Il primo modo di dire del 2021 è “avere la faccia come la Boschi”. Sempreché la faccia ampiamente rielaborata che domina le 87 interviste rilasciate nell’ultimo mese appartenga davvero alla deputata renziana che nel 2016 annunciò solennemente il ritiro dalla politica in caso di sconfitta al referendum
In questi giorni i renziani hanno difeso a spada tratta la deputata accusando il direttore del Fatto Quotidiano di sessismo:
Quando si scade nell’insulto personale, la legittima critica politica perde ogni valore. Solidarietà a Maria Elena #Boschi per l’ennesimo schifoso attacco dei soliti noti. Anche questa volta il silenzio regnerà sovrano o qualcuno avrà un sussulto di dignità? pic.twitter.com/ZvJQ6iXW9O
— Gennaro Migliore (@gennaromigliore) January 3, 2021
Travaglio però non sembra essere molto spaventato e annuncia sul suo giornale come avrebbe reagito alla notizia. Boschi ha citato in giudizio il Fatto anche per due articoli del 2016 firmati da Daniela Ranieri:
La pec con cui l’avv. prof. Vincenzo Zeno Zencovich ci informa che l’onore -vole “intende agire per tutti i danni arrecati dalla pubblicazione dei seguenti articoli”fa riferimento a due pezzi di cinque anni fa. Oggi per il primo sarebbero scaduti i termini. E, se ci vuole fantasia per ipotizzare la diffamazione in un articolo di satira sulla pagina web dell’al -lora ministra, per il secondo siamo ai confini dell’assurdo: il nome ‘Boschi ’ compare una volta, in un editoriale dedicato a Renzi. La mossa dell’e sponente Iv ha seminato il terrore in redazione: “Brrrr, che paura ”, il commento del direttore