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Incontro Draghi-Salvini: le gelosie per Giorgetti e l’ennesima pace annunciata dal leader del carroccio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-08

Sono piccole questioni di cuore quelle che dividono Draghi e Salvini, il leader della Lega ora vuole un incontro a settimana per depotenziare il ruolo del suo Ministro Giorgetti

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Non più tardi di mercoledì sera, l’editorialista del Corriere della Sera Paolo Mieli aveva detto nel salotto di Porta a Porta che Salvini si era armato di una pistola ad acqua che teneva costantemente puntata su Draghi. Una pistola, sì, ma ad acqua, quindi del tutto insufficiente a spaventare il destinatario. Erano apparse così a molti le rimostranze del leader del Carroccio che dopo aver perso le elezioni amministrative, ha sparato la palla un po’ in tribuna.

Pietro Senaldi, condirettore di Libero, aveva detto che Salvini voleva solo una carezza. Sentirsi amato all’interno di un governo di cui vorrebbe sostanzialmente fare parte e che ad oggi sembra aver tenuto fuori dalle decisioni la maggioranza gialloverde in favore di Pd e forze autoproclamatesi riformiste.

Incontro Draghi-Salvini: le gelosie per Giorgetti e l’ennesima pace annunciata dal leader del carroccio

Ieri il leader leghista ha voluto incontrare il premier, il quale con grande tempestività ha accolto le richieste. Al termine del meeting durato circa un’ora si potrebbe dire che è tornato il sereno in consiglio dei ministri. La Lega, dopo lo strappo di martedì, sul decreto delega fiscale, ieri ha schierato compatti i suoi ministri al tavolo del governo. Giancarlo Giorgetti, Erika Stefani e Massimo Garavaglia, non hanno fatto mancare il loro voto sul tema delle riaperture di sale cinematografiche, teatri, impianti sportivi e discoteche. Quando intorno alle 18.30 circola la bozza con i numeri, scritti nero su bianco, i leghisti tirano un sospiro di sollievo.

Poi il punto, anche concitato, dei leghisti rivolto a favore di telecamere. Non è infatti passato inosservato il briefing, a tre, che Matteo Salvini ha tenuto con il ministro per lo sviluppo economico e vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti e con il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. I leghisti si sono incontrati, nel primo pomeriggio, negli uffici della Lega al Senato, poi sono usciti assieme: Salvini diretto a piedi a Palazzo Chigi, per incontrare Draghi. Giorgetti invece in auto, lasciandosi sfuggire un “vediamo se voteremo in cdm…”.

La pace in seno al governo sembra essersi ristabilita, dentro la Lega si potrebbero legittimamente nutrire qualche dubbio. Il punto di approdo finale tra Draghi e Salvini si articola su due grandi priorità: un incontro settimanale tra i due, così da accertarsi che la mediazione di Giorgetti non sia più necessaria, e la certezza che non saranno alzate le tasse.

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