Lo sconto sull’IMU con l’addebito sul conto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-02

Il taglio dell’Imu viene stabilito dagli enti  territoriali, con propria delibera.  L’emendamento al decreto, a prima firma Massimo Garavaglia, s’intitola «Premio a chi paga» e ha l’obiettivo di lasciare margini di manovra fiscale alle amministrazioni locali

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Uno sconto sull’Imu fino al 20% se si sceglie di pagare con domiciliazione bancaria, cioè con l’addebito diretto sul conto. La novità è stata approvata in commissione Bilancio alla Camera come emendamento al decreto Rilancio ed è illustrata oggi dal Corriere della Sera:

Il testo del decreto è nel frattempo oggetto di modifiche, oltre alla proposta del leghista Massimo Garavaglia, intitolata «Premia chi paga» per lo sconto del 20% sull’Imu, tra gli emendamenti approvati figura la proroga della validità dei documenti di riconoscimento fino al 31 dicembre (la misura vale per patenti e carte d’identità, scadute o in scadenza dal 31 gennaio in poi). Tra le norme oggetto di modifica c’è il super bonus al 110% per interventi di efficientamento energetico sugli edifici, nella nuova versione, attesa per oggi, la norma dovrebbe estendere il credito di imposta al 110% alle seconde case anche unifamiliari.

Nella riformulazione dovrebbe, inoltre, essere previsto un allungamento del periodo di utilizzo del bonus, estendendolo fino al 30 giugno 2022, ma solo per lavori di efficienza energetica per le case di edilizia popolare. Restano per ora esclusi da questo tipo di incentivo gli alberghi. Una nota dell’Agenzia delle Entrate segnala poi le istruzioni per beneficiare di una delle misure predisposte nel dl Rilancio: dal 13 luglio prende avvio l’opzione per la cessione tramite comunicazione via web dei crediti d’imposta per botteghe e negozi e perla locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda.

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La nuova IMU e l’acconto (Il Sole 24 Ore, 14 giugno 2020)

Il taglio dell’Imu viene stabilito dagli enti  territoriali, con propria delibera.  L’emendamento al decreto, a prima firma Massimo Garavaglia, s’intitola «Premio a chi paga» e ha l’obiettivo di lasciare margini di manovra fiscale alle amministrazioni locali.

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