Tutti gli sfondoni di Cicciolina sul vaccino Astrazeneca

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2021-03-09

Ilona Staller si produce in una serie di inesattezze, per usare un eufemismo, per commentare cosa è successo in Austria

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I titoli allarmanti non aiutano ad analizzare, con serenità, cosa è avvenuto nei giorni scorsi in Austria con il decesso di un’infermiera che si era sottoposta alla doppia dose del vaccino Astrazeneca. Ma, come sempre si dovrebbe fare, bisognerebbe attendere le verifiche e le conferme ufficiali – da parte delle istituzioni – per confermare la presunta correlazione tra l’inoculazione del siero e il decesso di una persona. Eppure, troppo spesso, non accade questo e si tirano conclusioni affettate. Quello austriaco è solo l’ultimo caso e l’emblema dell’allarmismo (senza alcuna conferma) è il commento di Ilona Staller su Facebook.

Ilona Staller e l’analisi “un tanto al chilo” del vaccino Astrazeneca

L’ex deputata e pornostar di origini ungheresi (che di tanto in tanto torna a far parlare di sé, come quando attaccò Luigi Di Maio sui vitalizi), ha commentato su Facebook la notizia pubblicata da il Messaggero. Si parla di un lotto ritirato di vaccino Astrazeneca in Austria dopo il decesso di un’infermiera e il ricovero di un’impiegata di 35 anni. Un lotto, non tutte le dosi di siero distribuite. Eppure Ilona Staller ha deciso di commentare in questo modo.

“Ho letto anche sui giornali ungheresi la notizia che Austria sospende il vaccino Australia Zeneca per la morta della giovane infermiere e l’altra donna con trombosi in fin di vita”. Ovviamente, quando scrive “Australia Zeneca” fa riferimento ad “Astrazneca”, come specifica in un ulteriore commento. Ma questo commento contiene diversi errori (e non solo a livello grammaticale e di concordanze”.

Il lotto e il vaccino

Come comunicato dall’Agenzia per l’alimentazione austriaca, “è stato ordinato un arresto temporaneo dell’applicazione del lotto ABV 5300 del vaccino AstraZeneca”. Arresto temporaneo vuol dire sospensione. Lotto vuol dire un determinato numero di fiale (codificate con la sigla ABV 5300) e non tutte le dosi consegnate da Astrazeneca all’Austria. Questo aspetto è molto importante nella comprensione di cosa stia realmente accadendo a pochi chilometri dall’Italia. E non c’è nulla di sbagliato nella decisione dell’Austria di aprire una valutazione e un’analisi su quanto accaduto. Ma, ad oggi, ancora non si può affermare (e sostenere con ostentata sicurezza) che vi sia una correlazione tra il vaccino e la morte dell’infermiera.

(foto: IPP/Christian Mantuano)

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