Politica
«Il vino di D'Alema? Una zozzeria con retrogusto di idraulico liquido»
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2015-04-01
De Luca si conferma showman di prima categoria sull’inchiesta CPL
Vincenzo De Luca parla con Repubblica di CPL Concordia e di Massimo D’Alema, gongolando, sembra, sui guai giudiziari del Partito Democratico che non voleva la sua candidatura per l’indagine che lo coinvolgeva e togliendosi qualche sassolino dalle scarpe sui moralizzatori:
«Riconfermo solo che chi ruba nel Pd è colpevole tre volte: tradisce la legge, il partito e la povera gente. Detto questo, auguro a Ferrandino di uscire presto e a testa alta da questa storia. Per il resto, la mia parola d’ordine in Campania – “Mai più ultimi “ – vale anche per il Pd» ».
Ma il Pd rischia di essere gravemente indebolito dalla sua corsa. Se eletto, lei sarà sottoposto a sospensione per effetto della legge Severino. Ora che si riaccende laquestione morale, l’argomento è cavalcato da Fi a Sel.
«Guardi, lo sciacallaggio mi porta voti, come dimostrano le primarie. La moralità non lasi predica, la si pratica. La morale non si esprime nei salotti tv, ma nell’inferno della vita reale, come ha ricordato Renzi citando Calvino. Io sono orgoglioso delle mie “vicende giudiziarie”, tutte legate a interventi sociali. Abituiamoci a domandare ai distributori di moralità quanto guadagnano, come vivono, dove vanno in ferie, quanti soldi all’estero hanno, quante amanti mantengono. Vedrà che la platea dei “moralizzatori” si riduce fino ad azzerarsi».
E dopo i moralizzatori, tocca a D’Alema:
Siamo tutti impegnati a vincere. E nessuno si permetta di fare strumentalizzazioni su un singolo episodio del Pd. Ognuno ricordi i mille episodi che hanno riguardato mille esponenti del centro-destra, per non parlare di qualche consuetudine emersa con i clan casertani».
Della coop che comprava libri e vini di D’Alema, cosa dice?
«Che andrebbe punita severamente, anche per l’acquisto di un vino che – io immagino– sarà una vera e propria zozzeria, con retrogusto di idraulico liquido».
Insomma, Vincenzo è l’intenditore!