Il sondaggio sulla nazionalizzazione di ILVA e sul fallimento di Alitalia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-16

L’ipotesi di temporanea nazionalizzazione dell’ex Ilva, tenuto conto del valore strategico del settore, divide: 34% i contrari, 32% i favorevoli e 34% non si esprime. In questo caso le opinioni per orientamento politico presentano differenze interessanti: più favorevoli alla temporanea nazionalizzazione i leghisti (sia pure di poco) e i pentastellati; tra dem e elettori di ForzaItalia e Fratelli d’Italia prevalgono invece i contrari

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Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera oggi racconta i risultati di un sondaggio su ILVA e Alitalia. Secondo la rilevazione ulle motivazioni del recesso un italiano su tre (32%) non è in grado di esprimersi, il 45% è convinto che l’abolizione dello scudo penale sia un pretesto per rinunciare a un investimento che non ritiene più redditizio stante il calo di produzione, mentre il 23% ritiene che ArcelorMittal abbia ragione ad andarsene perché non è possibile investire in un Paese in cui le norme cambiano improvvisamente (e ripetutamente). Questo parere prevale solo tra gli elettori della Lega, mentre tra tutti gli altri, sia pure con accentuazioni diverse, si pensa che il recesso sia da attribuire alla crisi del settore. La sorpresa (relativa) arriva nel momento in cui si parla della nazionalizzazione:

Le opinioni sull’operato del governo nella vicenda Ilva si dividono nettamente: il 34% pensa che l’esecutivo stia agendo male, rischiando di non accontentare nessuno, mentre il 30% esprime un giudizio positivo perché ritiene che stia cercando di trovarela soluzione migliore per tutti. Le opinioni sono largamente influenzate dalle preferenze politiche: la stragrande maggioranza degli elettori dell’opposizione si esprime criticamente, quelli che sostengono le forze di governo in larga parte plaudono. E anche in questo caso una quota importante di italiani (36%) non è in grado di prendere posizione.

Anche l’ipotesi di temporanea nazionalizzazione dell’ex Ilva, tenuto conto del valore strategico del settore, divide: 34% i contrari, 32% i favorevoli e 34% non si esprime. In questo caso le opinioni per orientamento politico presentano differenze interessanti: più favorevoli alla temporanea nazionalizzazione i leghisti (sia pure di poco) e i pentastellati; tra dem e elettori di ForzaItalia e Fratelli d’Italia prevalgono invece i contrari.

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Il sondaggio di IPSOS su ILVA (Corriere della Sera, 16 novembre 2019)

E Alitalia invece? Il 42% degli italiani è convinto sia meglio decidere un fallimento definitivo ed evitare ulteriori impieghi di denaro pubblico mentre il 37% ritiene sia giusto che lo Stato continui a trattare con possibili investitori alla ricerca della soluzione migliore per salvaguardare i posti di lavoro e assicurare un futuro a quest’azienda, conservando una compagnia di bandiera. Chi è all’opposizione tifa per il fallimento, chi sta con la maggioranza per la ricerca di una soluzione.

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