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Il sondaggio che boccia la Roma di Virginia Raggi

neXtQuotidiano 14/08/2020

I problemi principali riportati dagli intervistati, secondo i risultati dell’indagine, sono «una rete di trasporto insufficiente e inaffidabile legata a doppio filo con una mobilità privata antagonista, una digitalizzazione delle infrastrutture praticamente nulla e mal funzionante, un settore privato che trova le possibilità del territorio poco attrattive e un pubblico latitante

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Mentre Virginia Raggi annuncia che proverà a ricandidarsi con il MoVimento 5 Stelle, un’indagine sui municipi e l’amministrazione a Roma svolto dall’Istituto Piepoli boccia la città negli ultimi cinque anni. Il sondaggio è stato svolto tra duemila cittadini della Capitale, statisticamente divisi per età, sesso e municipio di residenza. I romani, secondo questa indagine, considerano generalmente peggiorata la qualità della loro vita, offrendo l’impressione di una città «che è da un lato esteticamente bella e solenne ma dall’altro particolarmente complessa e specialmente disagevole da vivere», come si legge nella relazione finale illustrata oggi dal Messaggero.

I problemi principali riportati dagli intervistati, secondo i risultati dell’indagine, sono «una rete di trasporto insufficiente e inaffidabile legata a doppio filo con una mobilità privata antagonista, una digitalizzazione delle infrastrutture praticamente nulla e mal funzionante, un settore privato che trova le possibilità del territorio poco attrattive e un pubblico latitante, specialmente nei momenti di vero bisogno e nelle zone più colpite».

A questi temi si aggiungono «una manutenzione e cura del pubblico particolarmente negligente (verde abbandonato a se stesso, sporcizia e spazzatura) e incostante, nonché un supporto al cittadino di amministrazione e servizi pubblici» che si riduce progressivamente man mano che ci si allontana dal centro storico. Dove, peraltro, «la maggior cura è avvertita come a beneficio di ricchi e turisti, a spese dei romani». All’attuale amministrazione capitolina i romani imputano soprattutto «gli ulteriori tagli avvenuti e un certo atteggiamento di ignavia che la ha
portata a scegliere di non agire, davanti a scelte che imponevano al contrario di prendere una qualsiasi decisione forte».

sondaggio roma

Il sondaggio dell’Istituto Piepoli (Il Messaggero, 14 agosto 2020)

I romani sentono il bisogno di «un sistema di mezzi efficiente, una serie di iniziative e servizi digitali e non che aiutino a ottimizzare i tempi ristretti, una manutenzione e cura che aiuti il cittadino a godere della propria città e una densità abitativa che gli permetta di non spostarsi più del necessario». Tra i bisogni sviluppati durante l’esperienza del lockdown, che potrebbero anche emergere maggiormente in futuro ci sono inoltre «una maggiore attenzione ad attori sensibili quali gli anziani e i bambini».

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