Il ministro Speranza lancia l’esenzione del ticket per chi ha avuto il Covid grave

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-08

Il ministro della Salute annuncia su Facebook: “50 milioni per controlli gratuiti a guariti a rischio sequele”

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“Il coronavirus può lasciare, nei pazienti che lo hanno avuto in forma grave, conseguenze anche dopo la guarigione. Per questo ho proposto che vengano stanziati 50 milioni di euro affinché il Servizio sanitario nazionale prenda in carico gratuitamente, con esami diagnostici e terapie, tutti i pazienti maggiormente colpiti dal virus anche dopo le dimissioni dalla struttura ospedaliera”. E’ uno dei punti del Dl sostegni bis su cui ha voluto mettere l’accento il ministro della Salute Roberto Speranza, in un post su Facebook.

Protagonisti: gli ex pazienti Covid che portano con sé i segni della malattia che li ha colpiti duramente. “Questo provvedimento – sottolinea il ministro – consentirà, inoltre, di avviare un monitoraggio per acquisire ulteriori dati da mettere a disposizione dei nostri ricercatori”.

In pratica, questo stanziamento di 50 milioni è una cifra che esenterà, di fatto, i pazienti coinvolti dal pagamento del ticket, che sarà coperto dallo Stato. Una formula che già esiste per malattie particolarmente gravi. La differenza è che ottenere questa esenzione sarà più facile rispetto a come avviene nei casi dei malati gravi, che sono tenuti a svolgere un lungo e complesso iter burocratico.

Una notizia che in molti hanno accolto con entusiasmo, ma che non ha mancato di ricevere anche diverse critiche da parte di tanti utenti, che sottolineano come siano tagliati completamente fuori tutte quelle persone che hanno avuto il Covid in forme anche gravi, con effetti permanenti e duraturi, e che sono stati curati a domicilio. Altri sottolineano come una sanità pubblica universale dovrebbe essere già pagata dalle nostre tasse e non con ulteriori balzelli come il ticket. Un tema su cui, nel settembre scorso, il ministro della Salute Speranza era in parte intervenuto, annunciando l’entrata in vigore del provvedimento che ha abolito a livello nazionale il cosiddetto superticket, ovvero la quota aggiuntiva di 10 euro sul ticket per le visite specialistiche e gli esami clinici.

 

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