Il leghista Borghi bloccato dai Carabinieri mentre era in diretta sui social | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-21

Il piccolo “inconveniente” accaduto al neo-senatore del Carroccio mentre spiegava al suo pubblico le dinamiche degli incarichi parlamentari

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Stava passeggiando davanti a Palazzo Madama dopo esser uscito dall’Aula del Senato per raccontare ai suoi follower, con una diretta sui diversi canali social a suo nome, le dinamiche degli incarichi parlamentari nel giorno in cui sono andate in scena le elezioni dei quattro vicepresidenti, dei segretari e dei questori. E mentre stava facendo tutto questo, il neo-senatore (nella scorsa legislatura era deputato) leghista Claudio Borghi Aquilini è stato interrotto dai carabinieri.

Claudio Borghi interrotto dai Carabinieri mentre era in diretta social

Il militare dell’arma, evidentemente, non lo ha riconosciuto e vedendo un uomo passeggiare – brandendo un telefono per farsi un video – davanti a Palazzo Madama è intervenuto per chiedergli cosa stesse facendo e perché si trovasse lì. Uno zelo necessario – al netto dell’incomprensione – figlio dei controlli in quella zona soprattutto nei giorni in cui si è insediato il nuovo Parlamento e il Senato (così come le altre sedi istituzionali) riceve ancor più controlli da parte delle forze dell’ordine. E Claudio Borghi si è trovato spiazzato da quell’interruzione.

“Sono un senatore. Posso andar dentro, quindi direi che posso stare anche qua. Se ha bisogno di controllare (i documenti)… Finisco il video e poi dopo ci ragioniamo”.

E, di fatto, il senatore della Lega torna a concentrarsi sul suo telefono per concludere quella sua spiegazione iniziata pochi istanti prima davanti a Palazzo Madama. Ma lo fa tornando a commentare con i suoi follower quanto accaduto qualche istante prima:

“Immaginavo, mi guardava un po’ storto. Giusto, però capite che è un po’ curioso: posso stare dentro e potrò stare anche fuori, no? Ha capito che forse non era il caso”.

In realtà, la domanda del carabiniere era legittima. Non avendo riconosciuto in quel volto l’identità di un senatore, è normale – e sarebbe sbagliato il contrario – effettuare un controllo vista la prossimità con Palazzo Madama.

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