Il giorno in cui Jimi Hendrix bruciò la sua chitarra

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-03-31

Oggi è un anniversario storico per la musica rock: il 31 marzo del 1967 Jimi Hendrix diede fuoco per la prima volta alla sua Stratocaster durante un concerto all’Astoria a Londra. Quella era la prima data di un tour che impegnava la Jimi Hendrix Experience insieme ai Walker Brothers, a Cat Stevens e a Engelbert …

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Oggi è un anniversario storico per la musica rock: il 31 marzo del 1967 Jimi Hendrix diede fuoco per la prima volta alla sua Stratocaster durante un concerto all’Astoria a Londra. Quella era la prima data di un tour che impegnava la Jimi Hendrix Experience insieme ai Walker Brothers, a Cat Stevens e a Engelbert Humperdick.

jimi hendrix astoria
La foto della chitarra di Jimi Hendrix bruciata all’Astoria (Telegraph)

Il numero della chitarra bruciata diventerà in seguito un classico delle sue esibizioni. Così si racconta la sua esibizione di quella sera:

Fin dalle prime battute il chitarrista, da pochi mesi trasferitosi in Gran Bretagna alla corte di Chas Chandler, l’ex chitarrista degli Animals suo scopritore, estimatore e manager, fatica a reprimere la noia per quanto accade sul palco. Jimi detesta i tempi contingentati di quel genere di spettacolo e, ancor di più, non sopporta la superficialità con la quale il pubblico digerisce tutto. Quando sale sul palco è teso come un elastico. Mentre il basso di Noel Redding e la batteria di Mitch Mitchell pompano blues a tutta forza, Hendrix impressiona per il suo modo di trattare la chitarra. Spinge al massimo il volume degli amplificatori, lavora sulla distorsione del suono e introduce cacofonie mai ascoltate prima. Di fronte a tanta forza gli spettatori sono divisi.
C’è chi si lascia catturare dal suo carisma trascinante e chi manifesta a gran voce il suo disappunto. Jimi, sul palco, non si cura di nulla. La sua attenzione principale è concentrata sulla chitarra. Ne sfrega le corde contro l’asta del microfono, la stimola, la maltratta, la avvicina alla bocca e inizia a suonarla con i denti. Quando l’ultimo brano sta per finire appoggia la chitarra per terra, si inginocchia e le dà fuoco. La fiammata sembra avvolgerlo. Jimi si alza e guarda emozionato il suo strumento che brucia mentre gli amplificatori ne rimandano l’ultima lancinante distorsione. Poi si alza e se ne va. Il pubblico non s’è accorto, ma le sue mani sono state investite dalla prima fiammata. Rientrato tra le quinte dovrà essere accompagnato all’ospedale per essere medicato.

Sul rito si cita spesso questa frase attribuita al chitarrista:

La volta in cui ho bruciato la mia chitarra fu come un sacrificio. Si sacrificano le cose che si amano. Io amo la mia chitarra.

La Fender Stratocaster che Jimi bruciò durante il concerto venne poi venduta nel 2008 per 280mila sterline al London Auction of Rock Memorabilia: una valutazione superiore a quella bruciata al festival di Monterey, che venne battuta a 237mila sterline nel 2012.

Jimi Hendrix dà fuoco alla sua chitarra al festival di Monterey

Un po’ di musica di Jimi:

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