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Il Ddl Zan oggi al Senato, tra l’incubo tagliola e la trattativa saltata

di Enrico Filotico

Pubblicato il 2021-10-27

Il Ddl Zan oggi andrà in votazione al Senato, il Pd non ha trovato l’accordo con Italia Viva e il rischio è che in aula manchino i voti

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Il voto segreto è ancora l’incudine che aleggia sul futuro del ddl Zan, dopo la mediazione saltata ora il disegno di legge contro l’omotransfobia potrebbe non avere i numeri ed essere bocciato al Senato.

L’uomo delle trattative era stato Alessandro Zan, investito del ruolo direttamente da Letta che ha scelto un onorevole per riunire allo stesso tavolo i senatori. Il fronte è sempre lo stesso, Pd con M5s e LeU. Italia Viva non troppo lontana, poi Forza Italia. Con questi numeri il disegno di legge passa, la Lega e Fratelli d’Italia sono all’opposizione. Dopo settimane di silenzio finanche Carlo Fidanza è tornato a parlare.

Ddl Zan oggi in votazione al Senato, saltata la trattativa si andrà a votazione segreta

Il primo a rompere il tavolo però è stato Davide Faraone, il capo delegazione di Italia Viva al Senato. Durante l’incontro tra il capo della delegazione di Iv al senato, affiancato da Maria Elena Boschi, e il primo firmatario Zan affiancato da Simona Malpezzi, è emersa la richiesta di Italia Viva di tornare al disegno di legge Scalfarotto. Una proposta precedente a quella di Zan che nel 2013 era rimasta su dei binari morti. La differenza sostanziale tra le due proposte di legge è sostanzialmente nell’identità di genere. Non nominata nel ddl Scalfarotto. Una posizione che non convince Cinque stelle e LeU, decisi a non spostarsi men che meno per andare verso le posizioni di Matteo Renzi.

La rottura del tavolo delle trattative è arrivata in via definitiva la sera, durante il tavolo Ostellari. Quello che avrebbe dovuto far sedere tutti i capigruppo in Senato, ad esclusione di M5S e LeU. Malpezzi ha annunciato la richiesta del voto palese, come noto però bastano solo 20 senatori perché si proceda con votazione segreta. Sfumata anche l’ipotesi di posticipare di una settimana discussione al Senato, il disegno di legge andrà in votazione questa mattina. Da Italia Viva Faraone ha definito irresponsabile andare alla conta senza un accordo pregresso, gli fa eco la presidente di IV Bellanova “Sul Ddl Zan è questo il momento della responsabilità e del buon senso. Altrimenti domani al Senato si rischierà di affossare una legge necessaria”. Il rischio per i renziani, a dirla tutta, è che anche senza le loro modifiche alla fine il Ddl Zan passi. Sarebbe un colpo importante per chi ha fatto della strategia attorno a questo disegno di legge una manovra politica lunga mesi. Intanto Zan si è appellato alla presidente del Senato: “Spero che la presidente Casellati non conceda il voto segreto sulla cosiddetta tagliola, perchè “se il voto fosse palese” non ci sarebbero problemi,  ha affermato  ai microfoni di ‘Radio anch’io’ su Radiouno Rai. Con il sì al voto segreto, aggiunge, verrebbe violata “una prassi dell’ex presidente Grasso, che su questo tipo di procedura non ha mai concesso il voto segreto, perchè è un voto procedurale non di merito”.

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