“Il ddl Zan è un grave errore”. Anche Berlusconi cita (inutilmente) la libertà d’opinione

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-06-02

“Io sono ovviamente per l’assoluta parità fra tutti i cittadini, ma La legge Zan non aggiunge nulla a questa tutela e porta invece con sé un grave rischio: quello di limitare la libertà di opinione”

article-post

Stava male. Ora però Silvio Berlusconi dice di star meglio. Lo dice in un lunga intervista rilasciata al giornale del fratello Paolo, Il Giornale. Parla un po’ di tutto, facendo risentire la sua voce all’interno della politica italiana e del suo partito. Dinamiche italiane, faccende estere, sport, sociale: tutto. Si è pronunciato su molti temi, le cui risposte erano già note ai più. E allora come non parlare del ddl Zan, etichettato come un “grave errore, perché limita la libertà d’espressione”.

Cosa ha detto Silvio Berlusconi sul ddl Zan

Il lungo passaggio sul Ddl Zan non lascia equivoci sulla linea di Forza Italia (malgrado Elio Vito fosse e sia favorevole all’approvazione): “Da liberale” Silvio Berlusconi pensa che il ddl Zan sia “un grave errore, perché non allarga la platea dei diritti e pone una grave questione di libertà. Io sono ovviamente per l’assoluta parità fra tutti i cittadini, che sono portatori di diritti in quanto persone. Ogni distinzione basata sugli stili di vita, sul sesso, sull’orientamento sessuale, sulle opinioni, sull’etnia di appartenenza, sulle convinzioni religiose, sulle disabilità, sulla classe sociale è assolutamente inaccettabile. Per questo le tutele devono riguardare tutti i cittadini, non determinate categorie in particolare. Ma le leggi a questo proposito esistono già e se non bastano possiamo aggravarle e inasprirle. La legge Zan non aggiunge nulla a questa tutela e porta invece con sé un grave rischio: quello di limitare la libertà di opinione”.

“La difesa della famiglia tradizionale proposta come valore, o l’opposizione a pratiche come la maternità surrogata, potrebbero essere definite come atti di discriminazione e quindi diventare perseguibili. Come minimo, si lascia una discrezionalità interpretativa che sarà fonte di un contenzioso infinito e pericoloso. Per questo -aggiunge- non la possiamo certamente votare. La nostra senatrice Ronzulli ha presentato un’altra proposta di legge, che affronta il tema della tutela dalle discriminazioni in uno spirito liberale. Quella è la strada da seguire”.

Potrebbe interessarti anche