Ieri l’AFD è andata al governo in Turingia, oggi cade il governo della Turingia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-02-06

Non si è fatto in tempo a notare che il liberale Kemmerich è evidentemente fratello dei tanti liberali alle vongole che proliferano anche in Italia, che nel frattempo Kemmerich si è dimesso e l’AFD è rimasta con la proverbiale mano davanti insieme a una mano di dietro

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Ieri in Turingia, land dell’ex Germania Est, il liberale Thomas Kemmerich si è candidato a sorpresa contro il governatore uscente, Bodo Ramelow (Linke). Ed è passato con lo scarto di un solo voto: 45 a 44, ma sostenuto da Cdu, Fdp e AFD.

Ieri l’AFD è andata al governo in Turingia, oggi cade il governo della Turingia

Non si è fatto in tempo a notare che il liberale Kemmerich è evidentemente fratello dei tanti liberali alle vongole che proliferano anche in Italia, che nel frattempo Kemmerich si è dimesso e l’AFD è rimasta con la proverbiale mano davanti insieme a una mano di dietro. A neanche 24 ore dalla sua elezioni, resa possibile dai voti congiunti di Fdp, Cdu e soprattutto dell’ultradestra dell’Afd Kemmerich ha annunciato il passo indietro. L’annuncio è stato preceduto dalla richiesta dell’Fdp di sciogliere il parlamento del Land tedesco-orientale allo scopo di indire nuove elezioni. – “Thomas Kemmerich vuole così evitare all’istituzione della presidenza del Land la macchia del sostegno di Afd”, si legge in una nota del partito regionale. Si tratta di un’evidente balla visto che il partito ieri aveva esultato per l’elezione del suo rappresentante, mentre oggi è stato costretto a un passo indietro perché sia il leader nazionale del suo partito Christian Lindner sia Angela Merkel a nome della CDU hanno sconfessato i leader dei rispettivi partiti in Turingia.

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I liberali erano appena rientrati nel Landtag della Turingia, con un risultato intorno al 5% ottenuto alle elezioni dello scorso ottobre. E vista la figuraccia forse non ci sarà un bis tanto presto. Anche perché la scelta della CDU stava mettendo in crisi il governo della Grosse Koalition: i socialdemocratici avevano chiesto un vertice d’emergenza della coalizione a Berlino. “Non basta l’indignazione: ora Kramp-Karrenbauer deve dimostrare se riesce a imporsi oppure se è una regina senza nazione”, dice il segretario generale Lars Klingbeil. Una qualsiasi forma di cooperazione con Kemmerich “per noi non è assolutamente sostenibile”. Intanto, appariva nel caos anche l’Fdp, il cui leader Christian Lindner era oggi partito alla volta della Turingia per indurre – così scriveva il Tagesspiegel – Kemmerich alle dimissioni. Kemmerich non avrebbe potuto contare su una maggioranza se avesse rinunciato all’apporto dell’ultradestra di Hoecke. Per questo oggi è arrivato il “tutti a casa”.

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