Politica
Giuseppe Conte presente al vertice del Movimento 5 Stelle a Roma
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-02-28
All’hotel Forum è in corso una riunione tra i big del partito. L’ex premier è lì con Beppe Grillo, Luigi Di Maio, Vito Crimi, Roberto Fico, Alfonso Bonafede, Paola Taverna, Stefano Patuanelli e Roberto Fraccaro. Assente Davide Casaleggio.
La location riservatissima alla fine era la più scontata: l’hotel Forum di Roma. Il summit del M5S, per riscriverne la struttura, si tiene nel cuore di Roma, presenti anche Grillo e l’ex premier Giuseppe Conte, giunti nell’albergo in mattinata. Alla riunione sono presenti diversi big del Movimento, tra questi Vito Crimi, Luigi Di Maio, Roberto Fico, Alfonso Bonafede, Riccardo Fraccaro, Paola Taverna, Carlo Sibilia. Assente invece Davide Casaleggio, impegnato nella sesta tappa del tour ‘La base incontra Rousseau’.
La riunione è in corso nella terrazza dell’ultimo piano, con vista mozzafiato sui fori imperiali. Grillo è arrivato con un casco sul capo, un casco bianco con la visiera ‘anti-Covid’ scesa davanti al volto, in stile astronauta. Conte invece è arrivato con la sua scorta, ma ha percorso a piedi l’ultimo tratto, affiancato dall’ex capo scorta che lavora ancora al suo servizio.
Il ruolo di Giuseppe Conte
Un capo unico, sulla falsariga del ruolo esercitato da Luigi Di Maio prima e Vito Crimi poi, nei panni del reggente. Sarebbe questo, a quanto apprende l’Adnkronos, il ruolo che Beppe Grillo vorrebbe affidare all’ex premier Giuseppe Conte. Con un mandato a termine, da poi rimettere al voto della base. Nel summit in corso – che vede riunito il quartier generale del Movimento oltre all’ex premier – alcuni avrebbero sollevato la necessità di affiancare al ruolo politico uno o due vice, per non centralizzare troppo il ‘potere’ nella mani di un’unica persona. Non solo.
Altri, tra questi Crimi, avrebbero sottolineato la necessità di non ignorare il voto della base, che ha indicato la strada di una ‘governance’ a 5 al posto del capo politico, votando la modifica dello statuto in tal senso. Uno dei possibili compromessi, potrebbe essere quello di trasformare il cosiddetto comitato direttivo in una sorta di ‘segreteria politica’, da affiancare a Conte, ammesso che l’ex premier -presente all’incontro- decida di intestarsi la guida del Movimento. Ma i timori di Grillo, raccontano alcuni beninformati, è che Conte finisca per uscirne ‘depotenziato’, e il Movimento con lui. Non è possibile, la riflessione che avrebbe fatto il garante ai suoi, che in ogni snodo complicato debba tornare in pista lui in prima persona.
A quanto apprende l’Adnkronos, nel tardo pomeriggio di oggi il comitato di garanzia del M5S -composto da Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri- farà il punto per decidere eventuali modifiche da apportare allo statuto del Movimento, modifiche che, spiegano autorevoli fonti, saranno rapidissime nel caso in cui Giuseppe Conte avesse accettato di intestarsi la guida del Movimento.