La storia della salma di Falcone separata da quella della moglie

di dipocheparole

Pubblicato il 2017-04-18

Nel 2015 Maria Falcone accettò la proposta dei frati domenicani di trasferire la salma del fratello dal periferico cimitero di Sant’Orsola, dove riposava accanto alla moglie, all’interno della centralissima chiesa di San Domenico, il Pantheon dove campeggiano le sepolture dei grandi dell’isola. E questo, racconta oggi Felice Cavallaro sul Corriere della Sera, sta provocando una …

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Nel 2015 Maria Falcone accettò la proposta dei frati domenicani di trasferire la salma del fratello dal periferico cimitero di Sant’Orsola, dove riposava accanto alla moglie, all’interno della centralissima chiesa di San Domenico, il Pantheon dove campeggiano le sepolture dei grandi dell’isola. E questo, racconta oggi Felice Cavallaro sul Corriere della Sera, sta provocando una serie di frizioni tra la famiglia Falcone e la famiglia Morvillo, con l’anziana madre di Francesca e il figlio Alfredo, magistrato pure lui, che hanno prima dato le dimissioni dal consiglio direttivo della «Fondazione Giovanni Falcone e Francesca Morvillo» e, adesso, hanno preteso il ritiro del nome della moglie di Giovanni.
giovanni falcone francesca morvillo

Al di là di ogni incomprensione, la causa della rottura resta la separazione. Con Francesca rimasta per mesi nella tomba di famiglia dei Falcone a Sant’Orsola e poi trasferita da madre e fratello in un’altra sepoltura al cimitero dei Rotoli, parte opposta di Palermo. Sepoltura dove mai nessuno depone un fiore, a parte un gruppo di assidui ex bersaglieri di Chioggia. Una sorpresa per lo stesso Morvillo.
Unica luce nel buio che avrebbe avvolto la figura della sorella «anche il 23 maggio». Ma proprio questa interpretazione viene contestata da Maria Falcone: «Abbiamo sempre considerato un tutt’uno Giovanni e Francesca. E il suo nome campeggia nella targa del Pantheon con quelli dei caduti a Capaci e in via D’Amelio».

E adesso il “divorzio” tra le salme ha avvelenato l’antimafia. A un mese dai venticinque anni della strage di Capaci.
EDIT: Alfredo Morvillo, sentito dall’Adn Kronos, precisa:

La decisione di ritirare il nome di Francesca Morvillo dalla Fondazione che portava il suo nome unito a quello del giudice Giovanni Falcone e portata avanti dalla sorella Maria Falcone “non è dovuta al trasferimento della salma di Giovanni Falcone al Pantheon” ma è “questo è solo l’ultimo tassello di una serie di situazioni che hanno come unico denominatore l’avere mancato l’obiettivo che Giovanni e Francesca fossero ricordati insieme”. Così Alfredo Morvillo, fratello di Francesca Morvillo spiega all’Adnkronos la decisione di uscire dalla Fondazione guidata da Maria Falcone che ogni anno organizza l’evento del 23 maggio all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo. Morvillo tiene però a sottolineare che non vuole “alimentare alcuna polemica” e che la decisione risale “al 2011” definendo questo il “momento finale” di “una serie di situazioni”. Morvillo ricorda, ad esempio che “ogni anno, il 23 maggio, al bunker non si dedicano mai neppure cinque minuti a mia sorella”, “neppure un angolino”. Ecco perché, ritiene, non sia stato “centrato l’obiettivo della Fondazione” e la decisione di lasciare la Fondazione, come scrive oggi il Corriere. Francesca Morvillo e Giovanni Falcone “dovevano essere uniti anche nella morte e nel ricordo”, obiettivo non raggiunto, secondo il Procuratore di Termini Imerese. In questi anni in tanti hanno provato a convincerlo a tornare sui suoi passi, ma “la situazione non cambiava”. E adesso la decisione definitiva. Quest’anno, per la prima volta, al bunker di Palermo non ci sarà il nome di Francesca Morvillo nella Fondazione.

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