La droga del gioco d’azzardo colpisce i minorenni

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-08

L’età dei giocatori patologici si è molto abbassata. I giovani si spostano verso il gioco in rete, maggiormente difficile da controllare e capace di assicurare vincite più alte

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Il gioco d’azzardo è una droga. Anche per i minorenni. Il Fatto Quotidiano oggi pubblica questa infografica a corredo di un articolo di Natascia Rocchetti in cui mostra la raccolta in costante aumento dei giochi a base sportiva, online, bingo, lotto e lotterie e spiega che i giovani sono sempre più coinvolti:

A misurare il fenomeno dei giovani drogati dall’azzardo ci ha provato l’Istituto superiore della Sanità. L’anno scorso ha stimato che siano quasi 70mila i minorenni che hanno sviluppato dipendenza, su un totale di giocatori problematici che si aggira intorno a 1,5 milioni di persone, delle quali 12.500 in terapia nei Serd, i servizi contro le dipendenze della sanità pubblica.

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L’Italia che gioca (Il Fatto Quotidiano, 8 aprile 2019)

Sono soprattutto i giovani a spostarsi sempre di più verso il gioco in rete, maggiormente difficile da controllare e capace di assicurare vincite più alte. C’è quello legale, autorizzato dallo Stato, che secondo i dati dell’Osservatorio sul gioco online del politecnico di Milano, vale già il 7,2% del mercato complessivo: tra i giocatori di età compresa tra 18 e i 24 anni dal 2014 ad oggi è passato dal 15 al 20% del totale della raccolta. Poi c’è quello sommerso, rappresentato da siti non autorizzati che fanno capo a piattaforme gestite in altri Paesi – in prima fila Malta, Curacao e Gibilterra –e che spesso sono controllate dalla criminalità organizzata.

Dal 2007 al 15 marzo scorso sono stati chiusi in Italia oltre 8.100 siti non autorizzati, una media di 675 all’anno per dodici anni. Solo l’a nn o scorso ne sono stati inibiti più di mille. Ma la domanda non si è fermata.

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