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Il sindaco leghista che chiama le Drag Queen a leggere le favole ai bambini
di dipocheparole
Pubblicato il 2019-05-17
Gianfranco Cuttica di Revigliasco è sindaco di Alessandria eletto con i voti della Lega e ha evidentemente deciso di far arrabbiare il suo partito
Gianfranco Cuttica di Revigliasco è sindaco di Alessandria eletto con i voti della Lega e ha evidentemente deciso di far arrabbiare il suo partito. Racconta oggi La Stampa che Cuttica ha chiamato due Drag Queen a leggere ai bambini libri per bambini sull’identità sessuale nei giorni del Gay Pride con il patrocinio del Comune:
«La mia idea è semplice», spiega il sindaco di Alessandria. «Se assumi questo incarico, rappresenti l’intera comunità. Ognuno deve essere libero di esprimersi e manifestare». E la Lega di Verona? Cioè, intendiamoci, sindaco: cosa c’entra lei con quel partito contrario alle famiglie arcobaleno, quello di un convegno in cui sono stati distribuiti addirittura dei gadget a forma di feto contro l’aborto? «A Verona non ci sono andato. Sono state dette cose sensate. Ed altre, sinceramente, oltranziste. Ma ripeto: credo che le persone debbano essere lasciate libere di esprimersi».
Le due drag queen sono Vera Aloe e Carla Stracci e il sindaco dice di non aver sentito Salvini:
Alessandria che cerca un rilancio dopo anni di dissesto economico, da sempre in lotta per uscire dall’isolamento geografico. «Vogliamo l’alta velocità. Non è pensabile metterci tre ore di treno per andare a Milano», dice ancora il sindaco. Alessandria sta per diventare un comune italiano all’avanguardia per i diritti civili. «Io non ci vedo niente di strano. Facendo per molti anni il professore di storie dell’arte ho conosciuto gli studenti. So che da un lato si può includere e dall’altro si può restare soli, con il rischio di finire vittime dei bulli. Credo che la mia attenzione a questi temi sia nata a scuola. Da insegnante ne ho viste di tutti i colori». E Matteo Salvini, il capitano, cosa ne pensa di questo arcobaleno? «Non l’ho sentito. Ma è una persona che gode di tutto il mio rispetto. Non è certo quel criminale che viene descritto da certi organi di informazione. Poi, ognuno ha le sue convinzioni».
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