Perché Giachetti vuole querelare Scanzi

di Mario Neri

Pubblicato il 2018-12-18

Anche Roberto Giachetti nel suo piccolo s’incazza. Il candidato renziano che in tandem con Anna Ascani vuole scalare la segreteria del Partito Democratico contro i big del partito promette (scherzosamente) una querela ad Andrea Scanzi che oggi gli ha dedicato un ritratto sul Fatto Quotidiano perché nel titolo dell’articolo viene definito “ex radicale”. Ma non è …

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Anche Roberto Giachetti nel suo piccolo s’incazza. Il candidato renziano che in tandem con Anna Ascani vuole scalare la segreteria del Partito Democratico contro i big del partito promette (scherzosamente) una querela ad Andrea Scanzi che oggi gli ha dedicato un ritratto sul Fatto Quotidiano perché nel titolo dell’articolo viene definito “ex radicale”. Ma non è che il pezzo sia molto più benevolo nei suoi confronti:

Pannelliano sincero, condusse al capezzale del Maestro il suo nuovo dux Renzi, e la cosa inquietante è che nel farlo pensò davvero che fosse un gesto gentile (nei confronti di Pannella). Fine conoscitore dei regolamenti parlamentari, fu lui ad aprire involontariamente le porte del successo a Luigi Di Maio, volendolo più di altri come vicepresidente alla Camera nel 2013. Quando si candidò a sindaco di Roma, era il primo a non crederci per niente. Infatti esordì con una straziante diretta Facebook al contrario, nel senso proprio che capovolse lo smartphone. Giachetti appariva a testa in giù, mentre preparava un piatto triste come lui e la sua idea del Pd, dimenticandosi pure di mettere il sale nella pasta: quando si dice “sbagliare tutto”.

giachetti scanzi

Alle ultime elezioni garantì che avrebbe corso senza paracadute, candidandosi nell’uninominale a Roma 10: dentro o fuori. Poi, con quella coerenza sbarazzina che è cifra distintiva dei radicali inutilmente liberi, si candidò nel collegio blindatissimo di Sesto Fiorentino come una Boschi qualsiasi. Parafrasando la celebre frase che urlò al “t ra di to re ” Speranza, politicamente Giachetti mostra non di rado “la faccia come il culo”. Giorni fa, con una diretta Facebook a metà tra Poltrone e Sofà, Shining e una rivendicazione minore dell’Isis, Giachetti ha annunziato di volersi candidare alle prossime primarie. Wow. Sarà il capofila dei turborenziani che non accettano di baciare la pantofola del poro Martina. Wow. Per aggiungere mestizia a mestizia, Giachetti si candiderà con Annina Ascani: così, giusto per esser certo di straperdere.

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