Il gatto selvatico europeo fotografato nel Parco nazionale d'Aspromonte

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-08-28

Le fototrappole installate da esperti e studiosi coordinati dal Servizio biodiversità e territorio del Parco nazionale d’Aspromonte hanno “catturato” l’elusivo gatto selvatico europeo. Sono in corso, infatti, le attività di monitoraggio su aree di studio e transetti che l’Ente conduce per indagare lo “stato di salute” del felide (e non solo) all’interno dell’Area Protetta e …

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Le fototrappole installate da esperti e studiosi coordinati dal Servizio biodiversità e territorio del Parco nazionale d’Aspromonte hanno “catturato” l’elusivo gatto selvatico europeo. Sono in corso, infatti, le attività di monitoraggio su aree di studio e transetti che l’Ente conduce per indagare lo “stato di salute” del felide (e non solo) all’interno dell’Area Protetta e pianificare, al contempo, gli interventi e le azioni di tutela, salvaguardia e gestione della specie e degli ecosistemi.

parco nazionale aspromonte gatto selvatico
Foto da Parco Nazionale Aspromonte su Facebook

“Nonostante la presenza del Gatto selvatico in Aspromonte sia stata sempre certa, oltreché nota ai ricercatori ed agli specialisti del Parco – afferma il direttore Sergio Tralongo – ogni avvistamento finisce per assumere un carattere scientifico di particolare significato, poiché a lungo questa specie, in assoluto una delle meno studiate della nostra fauna vertebrata, è stata oggetto di segnalazioni incerte, di indizi vaghi o addirittura di leggende, alimentate proprio dalla ‘invisibilità dell’animale”. “La tutela e la salvaguardia di questo affascinante mondo è l’obiettivo primario dell’Ente Parco Nazionale d’Aspromonte – dichiara il Presidente Giuseppe Bombino – che intende divulgare ed estendere, anche attraverso i risultati delle ricerche e degli studi, la conoscenza della Biodiversità che popola l’Area Protetta. Conoscenza e divulgazione, quindi, per preservare la fauna e proteggere gli ecosistemi che ne garantiscono la vita. È finita la stagione dei conflitti, dei bottini e delle prede, delle lotte di affermazione territoriale, è questo il tempo della conoscenza e del rispetto, di una convivenza che riconosce il valore della Natura e, intorno ad essa, disegna una nuova traiettoria per una crescita ed uno sviluppo duraturi del nostro Aspromonte. Questa è la Natura, questo è il nostro Parco”.

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