Cultura e scienze
Aiuto! Il Gabibbo è a favore dei vaccini!1
di Giovanni Drogo
Pubblicato il 2017-10-03
L’incredibile storia dei genitori no-vax che non riescono a capire il senso della sigla di Striscia La Notizia e accusano il Gabibbo di fare propaganda per il vaccino contro l’influenza. Ma in realtà la canzone parla degli influencer
Nel terrificante mondo della propaganda a favore dei vaccini e delle vaccinazioni obbligatorie i Genitori Preoccupati devono tenere sempre gli occhi e le orecchie aperte. Perché a volerci convincere che i vaccini fanno bene non ci sono solo le scuole, i libri di testo e i pediatri pagati da Big Pharma. La televisione e i giornali, ovviamente, fanno parte del sistema che vuole spingere i genitori a vaccinare i propri bambini innocenti. Mai però avremmo pensato che un pupazzo come il Gabibbo potesse spingersi a tanto.
Come difendersi dal Gabibbo che “invita” a vaccinare
A scoprire che Striscia La Notizia fa parte del piano di indottrinamento pro-vax è stata una solerte mamma che ha subito allertato uno dei gruppi di “free-vax” più famosi di Facebook. A quanto pare nella sigla del programma di Ricci, quella cantata dal Gabibbo, il simpatico pupazzone rosso invita il pubblico al vaccino contro l’influenza. Uno scandalo, ovviamente. Ma anche l’ennesima prova che i Poteri Forti hanno deciso di schierare tutto il loro arsenale mediatico per indottrinare la popolazione sui benefici dei vaccini per i bambini. Poco importa che il vaccino contro l’influenza non sia tra i dieci obbligatorio della legge Lorenzin. È pur sempre un vaccino, ed in quanto tale è sbagliato e fa male.
Questa volta però quelli della Glaxo l’hanno fatta grossa: hanno deciso di utilizzare uno dei programmi più famosi del panorama televisivo italiano. Una trasmissione che viene guardata da grandi e piccini. Ma un genitore attento ci spiega che “i maggiori sponsor sono aziende farmaceutiche” e che era ovvio che andasse a finire così. Che prove ci sono che gli sponsor di Striscia siano le aziende farmaceutiche? Ovviamente nessuno, ma è sufficiente sollevare il sospetto.
Nessuno però ha visto il programma e ha sentito la sigla incriminata. Il motivo? Per evitare il lavaggio del cervello il genitori “free-vax” da anni ormai non guardano la televisione, quella scatola piena di menzogne. Ciononostante tutti sono convinti che davvero il Gabibbo abbia invitato a fare il vaccino per l’influenza. In fondo l’ha detto una mamma, e le mamme non sbagliano mai.
C’è chi lascia un messaggio enigmatico “quello che faceva il Gabibbo è morto…” che lascia intendere ai più svegli che forse è stato sostituito oppure che non essendoci più l’attore originale ora Big Pharma ha mano libera per la sua subdola propaganda vaccinale.
È tutto uno schifo, fanno eco molti genitori sconvolti ma non affatto sorpresi dal fatto che la televisione si presti a veicolare messaggi sbagliati e pericolosi per la salute pubblica.
Influencer, non influenza!
L’unico modo per difendersi sembra essere quello di non guardare più la televisione, anzi se possibile di non averla nemmeno (non si sa mai che mentre è spenta registri quello che succede in casa). C’è anche chi ha avuto la forza di ascoltare la sigla e ha deciso di non commentare l’ovvio: Striscia è a favore dei vaccini.
In mezzo a decine di commenti contro il sistema televisivo che per qualcuno porta “alla calcificazione della ghiandola pineale” facendoci chiudere il terzo occhio c’è anche qualcuno che ha provato ad andarsi a leggere il testo di Influencer la sigla di Striscia tanto contestata. Perché tutti i genitori no-vax che hanno commentato non hanno ritenuto necessario farlo. Eppure non serve una laurea in semiotica per capire il senso del testo – alquanto semplice – della canzonetta:
C’è pieno di influencer…
vacciniamoci!
Che influencer
quest’anno arriverà
Mamma mia, mamma mia!
Il Gabibbo non sta facendo propaganda per i vaccini ma sta facendo satira sugli influencer e giocando con l’assonanza con la parola influenza propone di vaccinarsi contro gli influencer per non doverci sorbire ogni istante della loro vita su Instagram o su altri social.
Anche un bambino delle elementari sarebbe in grado di ricostruire il senso della canzone. Ma evidentemente alla maggior parte dei genitori “free-vax”, quelli che preferiscono l’homeschooling e l’unschooling alla scuola, mancano le più basilari capacità di comprensione del testo. Lo abbiamo già visto quando si è cercato di spiegare il senso del concetto “segnalazione di reazione avversa” o il contenuto di verità del foglietto illustrativo dei vaccini (noto come “bugiardino”).
Qualcuno prova timidamente a spiegare l’equivoco ma non c’è nulla da fare: se aveste ascoltato le sigle degli ultimi anni – sentenzia un genitore – avreste scoperto che le Iene e Striscia “sono asserviti al potere di turno”. Svegliatevi!!1