Opinioni
Dario Franceschini premier di un governo PD-M5S?
di dipocheparole
Pubblicato il 2019-11-02
L’ideona la lancia l’Espresso sul numero in edicola domani: Dario Franceschini potrebbe essere presidente del Consiglio di un governo retto dal Partito Democratico e dal MoVimento 5 Stelle con Italia Viva e Liberi e Uguali. Ma, se ci pensate, combacia con quella sussurrata oggi da Matteo Renzi al Messaggero, visto che anche l’ex presidente del […]
L’ideona la lancia l’Espresso sul numero in edicola domani: Dario Franceschini potrebbe essere presidente del Consiglio di un governo retto dal Partito Democratico e dal MoVimento 5 Stelle con Italia Viva e Liberi e Uguali. Ma, se ci pensate, combacia con quella sussurrata oggi da Matteo Renzi al Messaggero, visto che anche l’ex presidente del Consiglio vedrebbe bene un cambio di stagione in quel di Palazzo Chigi, visto che Giuseppe Conte “è stato il premier di una maggioranza che ha azzerato la crescita in Italia: per una serie di circostanze oggi si ritrova premier anche della maggioranza alternativa”.
L’ipotesi è ovviamente alternativa rispetto a quella fatta circolare nei retroscena degli scorsi mesi da parte del segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti. E che prevedeva un’alleanza strutturale tra grillini e DEM e addirittura la possibilità di candidare Conte come premier in continuità con l’esperienza di governo. Il tutto accade, per soprannumero, proprio mentre la maggioranza balla sulla legge di bilancio 2020 e i sondaggi danno il centrodestra in grande vantaggio sugli altri due poli. L’ideona quindi romperebbe le uova nel paniere a Zingaretti e aprirebbe nuovi piani per le elezioni prossime venture, a meno che non si prenda sul serio la possibilità che la legislatura arrivi al termine e quindi l’attuale maggioranza riesca ad eleggere un presidente della Repubblica con scioglimento delle Camere soltanto nel 2023. E vittoria annunciata per il centrodestra, a quel punto. Ma tre anni e mezzo sono tanti: potrebbe succedere di tutto alla leadership di Salvini. Intanto il nome che fa paura alla destra è quello di Mario Draghi, ex presidente della Banca Centrale Europea.
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