Feltri e i meridionali inferiori

di dipocheparole

Pubblicato il 2020-04-22

In questo simpatico spezzone di Fuori dal Coro di Mario Giordano possiamo ammirare (si fa per dire) Vittorio Feltri mentre tenta per l’ennesima volta di scatenare contro di sé una shitstorm prendendosela con uno dei suoi bersagli preferiti: i meridionali: “Molta gente è nutrita da un sentimento di invidia o di rabbia nei nostri confronti …

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In questo simpatico spezzone di Fuori dal Coro di Mario Giordano possiamo ammirare (si fa per dire) Vittorio Feltri mentre tenta per l’ennesima volta di scatenare contro di sé una shitstorm prendendosela con uno dei suoi bersagli preferiti: i meridionali: “Molta gente è nutrita da un sentimento di invidia o di rabbia nei nostri confronti perché ha un complesso di inferiorità. Io non credo ai complessi di inferiorità, credo semplicemente che i meridionali in molti casi siano inferiori”. Subito dopo potete ammirare come Giordano finga alla grandissima un po’ di indignazione come da copione dopo la frase di Feltri mentre in realtà nella sua testa sta esultando come Tardelli dopo il goal alla Germania nel 1982 perché Feltri ha fatto il suo solito spettacolino che farà arrabbiare metà del suo pubblico e divertire l’altra metà. Poi addirittura dice: “Ma se cambiano canale è un guaio!”.

Feltri, in ogni caso, va capito. O meglio, va ricordato così:

vittorio feltri coglione

EDIT:   Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti “darà mandato a un legale” per valutare i possibili danni all”‘immagine dell’intera categoria dei giornalisti italiani” da parte di Vittorio Feltri per le dichiarazioni rese nel programma Fuori dal coro, condotto da Mario Giordano su Rete4. Lo annuncia il presidente, Carlo Verna.”Il caso che riguarda l’iscritto Vittorio Feltri va molto oltre le competenze che la legge ha demandato ai consigli di disciplina territoriali”, afferma Verna in una nota. “Il presidente dell’Ordine lombardo mi ha rassicurato circa la trasmissione degli atti al giudice deontologico naturale, relativi all’ennesima segnalazione. Ma ritengo che i comportamenti di questo signore rischino di travolgere l’immagine dell’intera categoria dei giornalisti italiani, che è mio dovere tutelare, a tal fine sarà dato mandato a un legale”. “L’Ordine nazionale – fa sapere ancora Verna – si è tempestivamente relazionato con Agcom, cui tempo fa ha fornito un contributo significativo sul regolamento relativo al no hate speech, e monitorerà le trasmissioni in cui con maggiore frequenza in questi ultimi giorni sono state ascoltate espressioni ampiamente fuori le righe caratterizzate da linguaggio discriminatorio. Credo, infine, che il nostro codice preveda una sorta di fattispecie di ‘incauta ospitata’ a carico dei conduttori delle trasmissioni che pure saranno deferiti ai consigli di disciplina qualora non si dissocino fermamente come la carta dei doveri dei giornalisti esige , tema su cui la Cassazione ha puntualizzato . ‘esiste l’obbligo dell’intervistatore televisivo di intervenire se possibile nel corso dell’intervista, quantomeno interloquendo, chiedendo precisazioni chiarendo, quando il caso, che quello espresso è solo il punto di vista dell’intervistato, se si rende conto che il dichiarante sta eccedendo i limiti della continenza'”. “Se Feltri ha perso prima la lucidità e poi la bussola – conclude Verna – forse perché nella sua ossessione inconsciamente subisce l’idea che l’abbia inventata l’amalfitano Flavio Gioia, non saranno tollerate complicità”.

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