Fedriga e l’anatema ai no vax della Lega

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-21

Dopo l’uscita di Francesca Donato, la Lega comincia un nuovo corso. Intanto Fedriga sottolinea importanza di vaccino e green pass

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L’abbiamo detto davvero tante volte, però ci sono certe cose che vale la pena ripetere: dalla nascita del governo Draghi esistono due partiti differenti, la Lega di lotta e la Lega di governo. La prima, quella che strizza l’occhio ai no vax ed aveva tra le sue fila l’europarlamentare Donato. Divenuta per motivi misteriosi ospite fissa di buona parte dei talk politici in Italia, ed ora come un Donnarumma qualsiasi si lancia sul mercato a parametro zero in attesa che Fratelli d’Italia o ItalExit facciano l’offerta giusta.

Poi c’è la Lega di governo. Per quanto comunque si parli di un partito dalle idee ampiamente conservatrici, esistono dei profili per lo meno collaborativi. Tra questi i governatori Zaia e Fedriga. ”L’utilità del green pass va ribadita, è lo strumento che ci permette di non avere più lockdown. Significa poter garantire a chi ha attività economiche che non chiuderà e a chi vuole investire che potrà farlo senza problemi”, ha detto oggi il presidente della Conferenza delle Regioni, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’.

Fedriga caccia i no vax della Lega, il nuovo corso del Carroccio emargina i salviniani

Il certificato verde ”è una misura per rendere più sicura la salute dei cittadini. Dobbiamo lavorare su questo. Spero, anzi, che si faccia di più per combattere tutte le fake news che circolano sui vaccini e che condizionano una fetta di cittadini che più che contrari sono in preda a dubbi e paure”. Per Fedriga ”la paura non va condannata, ma capita e smentita con argomentazioni solide. Nessuno dice che il vaccino anti Covid garantisce una copertura al 100 per cento, ma questo non è mai avvenuto con nessun vaccino. Qui si tratta di ridurre il danno al minimo”. Nel corso della sua intervista il Governatore sottolinea di essere contro l’obbligo vaccinale.

Quanto alle posizioni all’interno della Lega, per il presidente del Friuli-Venezia Giulia ”il caos è stato generalizzato. Molti hanno assunto posizioni altalenanti. Io penso si debba usare di più la ragione anziché alimentare la confusione. Difende il leader leghista. ”Salvini, come me del resto, non ha utilizzato la pandemia per andare a caccia di voti. Ha cercato un equilibrio, sforzandosi di ascoltare anche le posizioni di chi non è convinto dei vaccini. Ora bisogna evitare guerre per bande. Chi ha compiti di responsabilità deve aiutare il Paese a rialzarsi. Il tentativo di Salvini è stato quello di non condannare nessuno”. Ma qual è la posizione vera della Lega? ”Quella che è stata indicata nel documento firmato congiuntamente dai governatori e dal segretario”.

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