Fedez indagato per diffamazione per una canzone su Pietro Maso

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-09-28

Fedez è stato denunciato con l’accusa di aver diffamato Pietro Maso nel testo della canzone “No Game-Freestyle”

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Nuovi problemi giudiziari per Fedez, finito ancora un volta nella morsa delle querele per via dei suoi testi. Questa volta però a tormentare il rapper ed influencer non è stato il Codacons. E già questa sa di novità.

Fedez è stato iscritto al registro degli indagati della procura di Roma con l’accusa di diffamazione aggravata nei confronti di Pietro Maso, l’uomo che ha scontato oltre 30 anni di carcere per avere ucciso nel 1991 i suoi genitori. La vicenda scaturisce da una denuncia presentata dal difensore di Maso, l’avvocato Alessio Pomponi, in merito al testo della canzone “No Game-Freestyle” pubblicata dal rapper. “Flow delicato, pietre di raso, saluti a famiglia da Pietro Maso, la vita ti spranga sempre a testa alta come quando esce sangue dal naso (…)” dice il brano in cui viene citato l’omicida, tornato libero nel 2015. “E’ richiamata in maniera esplicita la drammatica vicenda personale e processuale che mi ha visto coinvolto – si legge nella denuncia di Maso – e che a distanza di anni e di un faticoso e doloroso percorso personale sono riuscito a superare”.

Fedez indagato dalla procura di Roma, l’accusa è di frasi diffamatorie verso l’omicida Piero Maso

“Le espressioni utilizzate, riferite e riferibili in maniera chiara, diretta ed esplicita al sottoscritto – scrive Maso nella denuncia – appaiono oggettivamente diffamatorie e non possono essere certamente ricondotte all’uso di immagini forti appartenenti al genere musicale o alla cifra artistica degli autori, ovvero a vicende personali assimilabili”. “La libertà di espressione e di manifestazione del proprio pensiero, anche e soprattutto nel caso di specie – conclude Maso nella denuncia – non può determinarsi in modo da ledere l’onorabilità altrui, atteso, vi è più, che la vicenda che ha interessato il sottoscritto, ad oggi, non assume alcun interesse in termini di attualità e rilevanza storica”.

Ora il marito di Chiara  Ferragni dovrà attendere le indagini della procura capitolina e scoprire se i giudici di Roma vorranno rinviarlo a giudizio o interrompere sul nascere il procedimento che lo ha coinvolto.

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