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Il Codacons (forse) ce l’ha fatta: aperto un fascicolo su “Mille” di Fedez per pubblicità occulta

neXtQuotidiano 04/09/2021

L’Antitrust sta indagando su “Mille”, la hit estiva di Fedez e Orietta Berti: nel mirino una possibile violazione delle norme che regolano la pubblicità. Il videoclip non specifica a sufficienza l’inserimento di prodotti a fini commerciali

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Il Codacons ha annunciato che l’Antitrust ha aperto una pratica, la n. DS2926, “avviando le dovute attività istruttorie sul videoclip della canzone ‘Mille’, denunciato per pubblicità occulta alla Coca-Cola”. Il problema – spiega l’associazione in difesa dei consumatori – non risiederebbe nel testo del brano, che “pur rimandando più volte alla nota bevanda, rientra nella libertà di espressione artistica e non è mai stato contestato”, bensì nel videoclip, che non avrebbe rispettato le disposizioni dell’Antitrust secondo cui gli spettatori devono essere adeguatamente informati circa l’inserimento di marchi a scopo commerciale.

Nel filmato appare infatti la nota bevanda, preceduta dall’avviso – presente nella pagina ufficiale del video pubblicata su Youtube – posto a tutela dei consumatori. Ma secondo il Codacons l’informativa “sembra del tutto insufficiente, dal momento che l’Antitrust in tema di video musicali ha disposto che debba essere reso palese l’inserimento di prodotti a fini commerciali, prevedendo segnali in sovrimpressione che avvisino circa la presenza di marchi a scopo promozionale”. L’avviso non sarebbe immediatamente percepibile dagli utenti, a meno che questi non vadano a cercarla tra i credits del video.

Oggi si apprende che l’Antitrust avrebbe puntato i riflettori sul videoclip di “Mille”, la hit estiva firmata Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti. Il garante della concorrenza vorrebbe accertare la violazione delle disposizioni in materia di pubblicità occulta, inviando precise richieste di informazioni ai soggetti interessati. Se al termine dell’istruttoria fosse confermata la violazione delle disposizioni vigenti in tema di consumatori, “i responsabili rischiano una sanzione fino a 5 milioni di euro”, sostiene il Codacons, che si era schierato contro la presunta pubblicità occulta fin dai primi tempi in cui la canzone era uscita.

Nel loro mirino anche la campagna di influencer marketing che coinvolge proprio Fedez e la Coca Cola Zero, di cui il rapper italiano è stato promotore sui social. Si tratta dell’ennesima battaglia che il Codacons muove contro il cantante: era già stato bersagliato per il televoto su Sanremo e poi per aver indossato un cappello griffato Nike durante il concerto del 1 maggio.

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