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La Procura di Roma ha disposto la revoca del sequestro dell’inchiesta di Fanpage
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-09-25
In 24 ore la Procura di Roma interviene per ribaltare la situazione: stop al sequestro preventivo e dell’oscuramento dei video relativi all’inchiesta Follow The Money sui fondi della Lega
“Inchiesta sui fondi della Lega, revocati sequestro e oscuramento di Fanpage.it”. E’ la stessa testata on line a rendere noto il provvedimento della magistratura relativo al materiale dell’inchiesta con al centro il partito guidato da Salvini e l’ex sottosegretario Claudio Durigon.
La Procura di Roma ha disposto la revoca del sequestro dell’inchiesta di Fanpage
“Grazie. È l’unica cosa che riusciamo a dire, dopo queste incredibili ventiquattro ore. Pochi minuti fa, infatti -si legge sul sito in un comunicato del direttore Francesco Cancellato – la polizia postale di Napoli ci ha notificato il decreto con cui la Procura di Roma ha disposto la revoca del sequestro preventivo e dell’oscuramento dei video relativi all’inchiesta Follow The Money sui fondi della Lega. Grazie, quindi. Perché senza l’enorme mobilitazione in difesa di Fanpage.it di colleghi, politici e di tanti, tantissimi cittadini, non crediamo che tutto questo sarebbe accaduto”.
La Procura di Roma ha revocato il sequestro preventivo dei video di Follow the Money, un risultato possibile grazie anche alla grande mobilitazione a favore di #Fanpage. Non ci fermiamo #difendo_fanpage @fcancellato pic.twitter.com/YeYKmEYUfK
— Fanpage.it (@fanpage) September 24, 2021
Ma Cancellato avverte: “Non c’è nulla da festeggiare”. Infatti non solo il direttore spiega che il sito ha solo difeso il diritto sancito dall’articolo 21 della Costituzione, quello della libertà di stampa, ma anche perché “da nessuna parte, nemmeno nella revoca, si attesta il principio che mai e poi mai un contenuto giornalistico debba essere messo sotto sequestro o oscurato in via preventiva, salvo che nei casi previsti dalla Costituzione, casi tra cui non rientra la diffamazione”. Inoltre Cancellato ricorda che mentre Fanpage ha un enorme visibilità che ha reso possibile che tanti lettori, ma anche giornalisti e politici si sollevassero in sua difesa, altri giornali più piccoli potrebbero non avere la stessa capacità di difendersi: “Forse non l’avrebbe saputo nessuno. Forse, addirittura, è già successo, e nessuno l’ha saputo. E di fronte a notizie scomode, a inchieste difficili, a nomi potenti avremmo meno giornalisti disposti a rischiare per fare bene il loro lavoro”. Successivamente Fanpage ha pubblicato anche i dettagli del dissequestro, spiegando che la Procura ha agito in autonomia senza che il sito avesse presentato alcuna istanza: “La Procura ha fatto tutto da sola, noi non abbiamo presentato istanza di opposizione al sequestro, né abbiamo impugnato l’atto che ci era stato notificato. Ci siamo limitati a prendere atto della decisione del Gip e ad attendere che il Pm desse mandato alla postale per l’oscuramento dell’inchiesta (in modalità e tempi che neanche ci era dato sapere)”