Opinioni
Lutto nel web: Fabrizio Rondolino lascia la politica
di dipocheparole
Pubblicato il 2017-06-22
«Ho dunque deciso di lasciare l’impegno pubblico e l’attività politica nelle forme praticate finora»: sono poche, semplici e addolorate le parole con cui Fabrizio Rondolino, ex editorialista de l’Unità e «migliore dei renziani» (sic!) ha deciso di annunciare che d’ora in poi «si dedicherà completamente alla scrittura». Certo, lui continua «a considerare Matteo Renzi la […]
«Ho dunque deciso di lasciare l’impegno pubblico e l’attività politica nelle forme praticate finora»: sono poche, semplici e addolorate le parole con cui Fabrizio Rondolino, ex editorialista de l’Unità e «migliore dei renziani» (sic!) ha deciso di annunciare che d’ora in poi «si dedicherà completamente alla scrittura». Certo, lui continua «a considerare Matteo Renzi la risorsa più pregiata della politica italiana» e continua a detenere la proprietà del sito Italiaincammino.it, ma a quanto pare nulla sarà più come prima.
«Ho deciso di cambiar vita – anzi, get a fresh start, come dicono meravigliosamente e meno pomposamente gli americani. Ho smesso, un mese fa o giù di lì, di andare in televisione, scrivere sull’Unità, intervenire sui social e in generale partecipare al dibattito politico pubblico», scrive lui nel post di congedo, nel quale spiega con molta sincerità e tanta autocritica cosa lo ha spinto a questa decisione:
Sebbene sia evidente a molti che un dibattito pubblico che si regge prevalentemente sull’insulto, sulla polemica ad hominem, sulla manipolazione sistematica dei fatti e sulla promozione dei mediocri non sia di per sé una grande conquista, non voglio certo criticare il “sistema”, quantomeno perché non mi piace fingermi ingenuo. Posso però affermare che non mi diverte (più) e, soprattutto, che ha saputo tirar fuori il peggio di me.
In altre parole, mi sono intossicato. I maestri buddhisti spiegano bene il fenomeno: quando pensiamo o parliamo male di qualcuno o di qualcosa – non c’è differenza fra i due atti – una particella di veleno si deposita nella nostra mente. Possiamo colpire il bersaglio oppure no, ma sempre colpiamo noi stessi. Il veleno si accumula, e col passare del tempo diventa pervasivo al punto da orientare i nostri comportamenti e i nostri pensieri.
In effetti in qualche rarissimissima occasione è capitato che Rondolino abbia – come dire? – trasceso. Non ci credete? Vi diamo un indizio. Anzi, ve ne diamo sei (tratti da “Rondolino contro il bullismo” su Leonardo.blogspot.com):
Non si può dire poi che non siano rimaste nella storia dell’internet le epiche battaglie di Rondolino con Staino. Quelle che oggi spingono giornalisti del quotidiano fondato da Antonio Gramsci a non avere tanta voglia di concedergli l’onore delle armi:
Per non parlare dell’affetto vero che lo ha legato ai colleghi del Fatto (“Siete l’organo disonorevole della Casaleggio Associati Srl e delle peggiori Procure d’Italia”, li definì in tv beccandosi una minaccia di querela). E come dimenticare quella volta che un hacker gli rubò il profilo per scrivere “cose sgradevoli” sugli ex lavoratori dell’Unità?
Ma ormai la decisione è presa, il dado è tratto, il Rubicone è varcato. Fabrizio Rondolino ha deciso: lascia la politica, non tornerà mai indietro. O no?