Opinioni
Fabio Tercovich: il grillino che ha la soluzione al problema migranti
Alessandro D'Amato 03/06/2016
Fabio Tercovich, dipendente regionale e candidato del MoVimento 5 Stelle alle elezioni comunali di Trieste, ha un’ideona per risolvere il problema dei migranti: sospendere gli aiuti umanitari e dichiarare lo stato di guerra. L’insigne statista e politologo ha spiegato il suo raffinato piano nell’unico posto in cui si possono scrivere cose del genere: su Facebook. […]
Fabio Tercovich, dipendente regionale e candidato del MoVimento 5 Stelle alle elezioni comunali di Trieste, ha un’ideona per risolvere il problema dei migranti: sospendere gli aiuti umanitari e dichiarare lo stato di guerra. L’insigne statista e politologo ha spiegato il suo raffinato piano nell’unico posto in cui si possono scrivere cose del genere: su Facebook. Nello stesso posto Tercovich, forestale della regione Friuli Venezia Giulia e distaccato nel Centro Didattico Naturalistico di Basovizza ha regalato altre ideone per i problemi del mondo: “Nel caso dei clandestini – scrive il 30 maggio – più tolleriamo che entrino nel nostro Paese orde di semplici migranti economici africani che si spacciano per profughi di guerra, senza un permesso preventivo, anzi, mantenendoli, e più ne arriveranno in futuro, fino a raggiungere numeri incontrollabili e destabilizzanti per la nostra società”. Eccone un altro, del 29 maggio: “Il principio deve essere quello secondo cui chi vuole entrare a casa di qualcun’altro (testuale, ndr), deve, prima, chiedere il permesso, e solo dopo viene, eventualmente, accolto. A quanti cercano di entrare senza permesso preventivo andrebbe negato, a prescindere, ogni diritto all’ accoglienza”.
Anche il capogruppo PD alla Camera Ettore Rosato ha voluto dire la sua sul fenomeno: “I post di questo candidato 5Stelle – commenta Rosato – sono tutti simili, alternati alle foto della campagna elettorale”. “Non me la prendo con lui, figuriamoci, del resto il suo capo e i suoi delegati hanno sempre praticato la politica di dire qualsiasi cosa e il suo esatto contrario, perché l’importante è prendere voti, indipendentemente dalle sciocchezze che si dicono o scrivono. Si parla alla pancia, mai alla testa delle persone”. “Però – aggiunge il capogruppo dem di Montecitorio, dando del tu al candidato pentastellato – la tua teoria per cui se un uomo sta male o non ha da mangiare è meglio lasciarlo soffrire o morire di fame altrimenti poi rischia di sopravvive e magari fa anche dei figli è veramente qualche cosa di ripugnante, figlia di una cultura intrisa di disumanità, ignoranza, razzismo”. Ovviamente il candidato sindaco M5S si è dissociato dallo statista: